
Lunedì 17 settembre, alle ore 19.30, la compagnia vicentina exvUoto teatro va in scena al Piccolo Teatro Grassi di Milano con lo spettacolo “Sister(s) – Miraggio su strada qualunque”, nell’ambito della XVIII edizione di Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie.
Scritto da Andrea Dellai e diretto da Tommaso Franchin, interpretato da Laura Serena, Massimo Scola e Andrea Dellai, “Sister(s)” è un ritratto attuale, grottesco e ironico della generazione dei Millennials, in conflitto tra paura e desiderio di cambiamento. Una fiaba moderna di cui sono protagonisti due fratelli in una desolata Rovigo in Alabama, creature semi-invisibili e prive di riferimenti, dagli orizzonti chiusi e razzisti come il mondo in cui sono cresciuti.
Se le condizioni fossero favorevoli, Bruno ed Allison, fratello e sorella rimasti senza padri, sarebbero pronti a uscire dalla gabbia di una quotidianità ereditata e non voluta. Nel loro mondo ai margini, che incattivisce e rende meno empatici, un elemento di novità apparentemente insignificante come l’acquisto di un “frigor” nuovo avvierà, per un soprannaturale errore, una trasformazione irreversibile. Il desiderio di riscatto sul passato, con cui i due si confronteranno secondo tempi e modalità differenti, sarà così forte da illudere che dietro un piccolo miraggio si nasconda qualcosa più grande, capace di stravolgere il presente.
Questi due personaggi, simili a fiabeschi Hänsel e Gretel di colpo diventati adulti, si lasceranno sedurre dai modi eleganti e colmi di alterità di un facchino con le ali d’angelo, un’allegoria fantastica e grottesca di quella volontà che non riesce a spiccare il volo, ma che se allenata potrebbe provocare il cambiamento, e forse rendere più felici.
Immagini iperboliche e contorni fumettistici trasformano la storia in una vicenda assurda quanto edificante, grottesca ma crudelmente vera. Il ritmo somiglia al montaggio cinematografico, i colori a una pellicola pulp, i toni s’ispirano alla leggerezza di una commedia musicale.
Le questioni affrontate in “Sister(s)”, che dopo essere arrivato semifinalista al Premio Scenario 2015 ha vinto il bando interregionale Progetto CURA 2016, sono metafore per i dubbi esistenziali dei trentenni di oggi; nelle parole di exvUoto teatro, lo spettacolo spiega «come si sta alla nostra età, quando ci svegliamo la mattina e non sappiamo che cosa ne sarà di noi finché, un bel giorno, tra noi e la realtà non s’intromette la follia».
Hanno detto di “Sister(s)”:
“exvUoto teatro, con il suo SISTER(s) disegna un universo onirico, realissimo eppure surreale, magico e tragico, che rimastica le miserie di provincia con visioni impossibili (eppure incredibilmente così prossime al vero).”
Roberta Ferraresi, «Il Tamburo di Kattrin»
“Sister(s) è uno spettacolo attuale, che parla della condizione di incertezza, tristezza e stallo dei giovani di oggi sotto forma di una fiaba moderna. La tematica fortemente realista, o meglio neorealista, assume i toni dell’irrealtà e del delirio, delle immagini iperboliche e fantastiche, grazie alla regia originalissima di Tommaso Franchin”
Maresa Palmacci, «Recensito»
“Spettacoli come “Sister(s)” o li ami o li odi. Magari li odi: perché ti chiedono troppo, non riesci a dargli un senso,
lontani come sono dai canoni che sei disposto ad accettare. Oppure sali sull’ottovolante del paradossale, entri in modalità vertigine e pian piano tutto diventa chiaro, ti emoziona e ti sorprende. E allora, come è successo a noi, ti innamori”
Alessandra Agosti, «Il Giornale di Vicenza»
exvUoto teatro

Il gruppo exvUoto teatro si costituisce attorno al progetto ‘Funi E Desideri Rapidamente Ammazzano’, rilettura del mito di Fedra e Ippolito. Dopo numerose esperienze teatrali in territori performativi tra loro molto diversi Antonia, Andrea e Tommaso decidono di sviluppare insieme un linguaggio comune.
Nel 2012 exvUoto teatro partecipa a BeAware, festival di arti performative di Vicenza durante il quale il gruppo comincia la sua sperimentazione in luoghi alternativi e non teatrali: le vetrine dei negozi e gli spazi sfitti. Crea così le performance ‘Storie in Affitto’, azione teatrale in un negozio sfitto e ‘Postkarten’ incursioni teatrali nelle vetrine dei negozi. In seno a questo percorso matura anche ‘WC (White Christmas)’, performance teatrale per due attori in un bagno pubblico. Questa ricerca sul luogo e sullo sguardo dello spettatore ha portato a definire la poetica di ‘The Love Box’.
Con il progetto ‘The Love Box’ exvUoto teatro è la compagnia vincitrice del bando di residenza teatrale IDRA 2012, progetto per il quale si aggiunge alla formazione anche lo scenografo e costumista Alberto Favretto. ‘The Love Box – Blue Room’ è ad ArtVerona 2013 nella sezione Independents ospite di Archivio Queer Italia.
Nel settembre 2013 debutta al Verdecoprente Festival 2.0 ‘The Love Box – White Room’.
‘The Love Box’ è vincitore del bando Assemblaggi Provvisori 2015 e ‘The Love Box – Pink Room’ debutta all’Accademia dello Scompiglio nel 2016. Nel settembre 2015 ‘The Love Box – Green Room’ viene ospitato in Residenza a Verdecoprente. Nel 2017, sempre durante una residenza a Verdecoprente, debutta ad Alviano il progetto ‘Mappature Emotive’. Nel 2018 in residenza al Teatro Groggia a Venezia, nasce Mappatura Emotiva-Sant’Alvise.
Dal 2014 collabora con Clessidra Teatro, di Taranto, in progetti di rigenerazione urbana nel territorio tarantino.
A settembre 2018 SISTER(s), già semifinalista al premio Scenario 2015 e vincitore del bando Progetto CURA 2016, è ospite al Festival Tramedautore al Piccolo Teatro a Milano.
Lunedì 17 settembre 2018 – ore 19.30, Piccolo Teatro Grassi – Via Rovello 2, Milano
Prenotazioni: www.piccoloteatro.org | Facebook @exvUotoTeatro ; Twitter @exvuotoTeatro