Gli anni della contestazione e gli effetti di quel fenomeno epocale visti attraverso gli occhi delle generazioni venute dopo:, È questo il tema di “Naufragium” che oggi al Piccolo Teatro di Milano si interroga su ciò che resta dopo il ’68, dopo la liberazione sessuale, dopo la vita comunitaria, dopo la Politica con la P maiuscola.

Comunicato – Oggi, martedì 15 settembre a Milano, per la XX edizione di Tramedautore – Festival Internazionale delle Drammaturgie realizzato da Outis – Centro Nazionale di Drammaturgia Contemporanea, in collaborazione con il Piccolo Teatro di Milano e con mare culturale urbano, va in scena alle 20.30 al Piccolo Teatro Grassi “Naufragium – Uno studio” di Sonia Antinori, anche interprete insieme a Silvia Gallerano e alla regista Daria Lippi. L’evento è il primo dei quattro inseriti nel palinsesto promosso dal Comune di Milano “I talenti delle donne”.
Gli anni della contestazione e gli effetti di quel fenomeno epocale visti attraverso gli occhi delle generazioni venute dopo: è questo il tema di “Naufragium”, uno spettacolo in anteprima a Tramedautore che si interroga su ciò che resta dopo il ’68, dopo la liberazione sessuale, dopo la vita comunitaria, dopo la Politica con la P maiuscola. Le domande echeggiano nel discorso di una donna a suo padre, anziano ed enigmatico, che giganteggia nella sua assenza come emblema della perdita e del desiderio. È con una richiesta di ascolto, sia pure tardiva, che la figlia quarantenne si rivolge all’uomo, un tempo motore di un movimento studentesco che presagiva un mondo di pace e uguaglianza, e la cui mancanza l’ha profondamente segnata. La donna ripercorre, con lo sguardo acuto della sofferenza, la biografia di un padre scomodo, simbolo di una consapevolezza raggiunta al prezzo di una scelta dura e rigorosa, attraverso le tappe dell’impegno e della radicalizzazione in una Italia spezzata da terrorismi di destra e sinistra, scossa dai tumulti della politica e dagli attacchi di imperscrutabili poteri strategicamente organizzati. E mentre il naufragio del titolo denuncia gli esiti violenti di una passione vissuta fino alle estreme conseguenze, il senso di inadeguatezza che pervade l’azione allude all’inesorabile fallimento di ogni generazione e all’organica, ostinata ricerca di salvezza.
Sonia Antinori è attrice, autrice e regista teatrale. Come drammaturga ha vinto numerosi premi: il Premio Pier Vittorio Tondelli (1993), il Premio Riccione (1995), il Premio Mravac (1997), il Premio Candoni (1998), il Premio Valeria Moriconi (2011), il Premio La scrittura della/e Differenza/e (2016). I suoi lavori, presentati in Italia e all’estero, sono stati tradotti nelle principali lingue europee. Ha inoltre svolto attività di traduttrice e nel 2008 la sua versione di Sterminio dell’austriaco Werner Schwab ha ottenuto il Premio Ubu come migliore novità straniera. Nel 2012 Titivillus ha pubblicato “4. Trame agli angoli della Storia”, la sua prima raccolta di testi teatrali. Nel 2006 ha fondato MALTE (Musica, Arte, Letteratura, Teatro, Etc.) con cui ha realizzato attività di produzione e programmazione di spettacoli, progetti, eventi artistici e culturali, laboratori e rassegne. Tra i registi che hanno diretto i suoi lavori: Valter Malosti, Cesare Lievi, Cristina Pezzoli, Giorgio Pressburger, Serena Sinigaglia, Carmelo Rifici, Gigi Dall’Aglio, Irene Borges.