Alex Marenga, “The End of the History”

“The End of the History” di Alex Marenga è stato scritto nei momenti cupi dei primi lockdown di marzo 2020 ed è incentrato sulla sperimentazione e manipolazione elettronica del suono della chitarra elettrica.

Alex Marenga, "The End of the History"
Alex Marenga | Foto: © Marco Bulgarelli

Comunicato – In attività dai primi anni ‘90 ha come produttore quasi 100 lavori alle spalle e come compositore e autore decine di album e singoli di musica elettronica e sperimentale intestati a vari moniker e progetti quali Amptek, Entropia, Entropia Techno Dept., Auto.Vox, Electronic Blues Foundation e altri ancora. Ha collaborato con artisti multidisciplinari e musicisti di vari generi come Maurizio Giammarco, Sainkho Namtchylak, Marco Brezza, John B. Arnold, Michael Rosen, Bob Salmieri, Nicola Alesini, Giovanni Di Cosimo, Prince Faster, Mauro Tiberi, Remo Remotti, Christian Muela, Fabrizio Spera, Giona A. Nazzaro, Electric Indigo, Angelina Yershova, Recycle e molti altri. Videomaker e critico musicale scrive su diverse webzine e ha condotto varie trasmissioni radiofoniche dedicate alla musica elettronica e creativa.

Il disco “è un disco fatto di brani in cui la chitarra è trattata digitalmente ed è inserita in strutture musicali tipicamente elettroniche. Anziché proporre un altro album chitarristico in solitaria ho preferito creare delle strutture meno astratte pur partendo da processi improvvisativi. L’atmosfera irreale del lockdown, le grandi contraddizioni emerse grazie al Black Lives Matter e la percezione del mondo deformato dalla lente dei social hanno ispirato questi appunti sonori”. Album scritto nei momenti cupi dei primi lockdown di marzo 2020 incentrato sulla sperimentazione e manipolazione elettronica del suono della chitarra elettrica. Atmosfere introverse ispirate alle contraddizioni esplose nel mondo durante questo periodo controverso. Nuove leggende “medievali” e credenze sul web, la scienza in contrapposizione alla stregoneria, il mondo pervaso da rivolte e scontri, l’economia in contrasto con la natura. A differenza che nelle produzioni targate “Amptek”, prevalentemente elettroniche, l’autore privilegia la chitarra come perno del concept musicale in un’esplorazione che tenta di ricontestualizzare lo strumento all’interno del mondo sonoro digitale utilizzandolo anche in modo atipico. Microloop, deformazioni eseguite con il modulare e con il laptop, filtri e processamenti analogici, in questo lavoro la chitarra si riposiziona all’interno di una trama sonora digitale come un sintetizzatore.

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