“Barbablù, il musical”, al Teatro di Documenti il più celebre degli uxoricidi

Locandina “Barbablù”

Il personaggio di Barbablù, con la sua scia di mistero, (pare effettivamente che sia davvero esistito nella Francia del XV secolo) ha attraversato epoche e confini, ed è giunto fino a noi. Archetipo indelebile di cui si rintracciano le orme in leggende e miti, esso lega in un inesorabile rapporto causa effetto il concetto di ubbidienza cieca che, se infranta, diventa colpa incancellabile e meritevole di un castigo tremendo. Demonizza poi la curiosità, non stimolo per la conoscenza, come invece è, ma, di nuovo, colpa. La vicenda è davvero di quelle che fanno venire i brividi: Barbablù passa alla storia infatti come il più celebre degli uxoricidi, colui il quale sopprime le sue mogli perché non fanno fede alla promessa di non varcare la porta proibita. Finché la più scaltra delle sue spose non si salva e incastra il “Mostro”. Ma, attenzione, Barbablù non appare affatto come un Mostro, anzi!

Raccontare la storia di Barbablù, anche ai ragazzi, con un linguaggio attualissimo e che condividono, serve a metterli in guardia dal fermarsi alle apparenze; e poi, per oscurare l’attuale scenario della violenza di genere, bisogna partire dalle donne e dagli uomini di oggi e anche di domani.

Il musical, dove si incontrano musiche trascinanti suonate dal vivo che fanno  incursione nei generi più diversi, un testo scoppiettante e a ritmo, rutilanti movimenti di scena, i virtuosismi dei cantanti, un apparato iconografico di scene e costumi sorprendente è la cornice ideale per portare alla ribalta il personaggio più dark delle fiabe in un thriller teatrale pieno di colpi di scena, in equilibrio tra attimi di suspence e tanto divertimento.

Anna Ceravolo autrice e regista. Ha scritto e diretto una trentina di spettacoli, spaziando tra il teatro neo-pop, il teatro-documento, il teatro-poesia.

Carla Ceravolo, scenografa, costumista, designer. Ha lavorato per il teatro d’opera e di prosa; la televisione, il cinema. Ha collaborato con Luciano Damiani per circa vent’anni. Dal 2007 è direttore artistico del Teatro di Documenti.

Emanuele Patti, si diploma in Violino e Jazz al Conservatorio di Milano, si perfeziona in Europa e negli Stati Uniti dove studia Arrangiamento e Composizione. Ha suonato nei musical La Bella e la Bestia e Shrek. Collabora con Orchestra Filarmonica Conservatorio Milano, Camerata Cremonese, Microkosmos, Aurora Chamber Orchestra, Aurora Simphony Orchestra (Svezia). Ha vinto il concorso di Composizione Cinematografica Suoni Visionari, con il suo quartetto Jazz il premio gruppi al concorso Jazz By The Pool International Competition, è finalista a European Jazz Contest. Attualmente sta collaborando con Thegiornalisti e con Marco Mengoni.

Biglietti: intero € 12, quote azzurre, bambini € 10, tessera € 3
Dal 9 al 23 dicembre: da martedì a sabato ore 20.45, domenica ore 18, solo sabato 22 ore 19
Info e prenotazioni: teatr[email protected] – tel 06.5744034, 06.5741622, 328.8475891
Il Teatro di Documenti si raggiunge con i seguenti mezzi pubblici:
Treno: Stazione FS Ostiense, Stazione FS Lido
Metro: B Piramide
Bus: 3 – 23 – 30 – 75 – 83 – 170 – 280 -716 – 718 – 719 – 781

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