“Bataclan”, Renato Aiello: “Ho visto l’incredulità, la gente non riusciva a capire” (VIDEO)

di Daniela Merola

“Bataclan” è la prima fotografica personale di Renato Aiello, giornalista e fotoamatore partenopeo, inaugurata lo scorso 5 ottobre e visitabile fino a domani 15 ottobre presso il Complesso Monumentale di San Severo al Pendino, Napoli. Trenta fotografie in bianco e nero che raccontano l’immediata commemorazione delle stragi del 13 novembre 2015 a Parigi. Commemorazione delineata attraverso i volti, gli sguardi, le candele e i fiori delicatamente riposti sotto la lapide commemorativa e le mani conserte in segno di preghiera in una mattina senza sole. In altre parole il dolore vissuto con dignità da amici e parenti delle 90 vittime del Batalcan.

 

Oltre il dolore – racconta Renato Aiello – ho visto l’incredulità. “La gente non riusciva a capire, a comprendere una morte senza senso. Insensata come è stata l’11 settembre, Londra, Madrid. Tutte le stragi, come la più grande del secolo: l’Olocausto”.

Renato Aiello

Napoletano, è giornalista pubblicista, nonché appassionato di fotografia e cinema. Si occupa di comunicazione a 360 gradi, videomaking compreso, per attività commerciali e privati. Fotoamatore da sempre, è attivo negli ultimi anni in un lavoro di documentazione e ricerca visiva del territorio metropolitano. Dopo varie collettive cui ha partecipato dal 2016, tra cui anche una a San Francisco nel CCA, California College of Arts, “Bataclan” è la sua prima personale in assoluto.

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