Castel Savoia, il castello di Cenerentola italiano

Nato per volere della Regina Margherita, Castel Savoia portò Gressoney Saint Jean a essere considerata metà privilegiata della nobiltà.

di Elisabetta Corsi

Castel Savoia

Castel Savoia nasce per volere della Regina Margherita, prima sovrana d’Italia che amava molto Gressoney, le sue ferie estive le trascorreva tutte qui, prima ospite dell’amico barone Beck Peccoz e dal 1904 nella sua residenza, regalo del marito Re Umberto I. Il re non vedrà mai l’edificio completo, in quanto sarà assassinato nel 1901 a Monza.

Dall’edificio è possibile avere un ampia vista sulla vallata del Monte Rosa, tale montagna fu scalata dalla stessa regina prima donna a compiere tale impresa. A lei è dedicato il rifugio Capanna Regina Margherita, il più alto d’Europa. Smise le escursioni in alta montagna con la morte dell’amico Beck Peccoz nel 1894, a causa di un infarto sopraggiunto sul ghiacciaio del Grenz durante la traversata da Gressoney a Zermatt. La costruzione di questo castello da favola, che ricorda quello di Cenerentola e i soggiorni della regina in queste valli favorirono lo sviluppo del turismo, che portò Gressoney Saint Jean a essere considerata metà privilegiata della nobiltà.

Il castello fu poi venduto da Re Vittorio Emanuele III all’industriale milanese Moretti nel 1936 e infine divenne proprietà della Regione Autonoma Valle d’Aosta nel 1981.

L’edificio fu progettato dall’architetto Emilio Stramucci in stile medioevale. L’esterno è rivestito in pietra da taglio grigia proveniente dalle cave di Chiappey a Gressoney, di Gaby e di Vert. Il castello si articola su tre piani: il pianterreno con i locali da giorno, il piano nobile con gli appartamenti reali ed il secondo piano (non visitabile), riservato ai gentiluomini di corte; i sotterranei ospitano le cantine. Sono tutti autentici sia gli arredi esposti che le tappezzerie che ornano le pareti. Al pianterreno si trovano la sala da pranzo, la veranda semicircolare che si affaccia sulla valle e la sala da gioco, con il biliardo e i salottini di soggiorno;

Uno scalone di legno di rovere con grifoni ed aquile conduce al piano nobile dove vi sono gli appartamenti reali. Nella visita si raggiunge il piano tramite una scala a chiocciola ricavata nella torre di guardia. Si vedono la stanza del padre spirituale che seguiva i reali in villeggiatura; In seguito gli appartamenti destinati a Re Umberto I e l’Appartamento della Regina, accanto alla stanza si può osservare il bagno mentre dal lato opposto sull’altra torre, vi si trova un boudoir. La stanza vicina a quella della regina, infine, era quella per il principe Umberto, diventato poi Umberto II.

Vi sono alcune curiosità: la meridiana realizzata nella facciata nel 1922, che reca degli auguri; le cucine che si trovano in un fabbricato poco distante dal castello e collegate alla sala da pranzo da una decauville sotterranea; il giardino botanico inaugurato nel 1990 composto da aiuole rocciose e specie botaniche tipiche alpine. Infine, altre dipendenze sono la Villa Belvedere, adibita a foresteria e gendarmeria e la casetta nota come Romitaggio Carducci, dedicata al poeta che della Regina fu ammiratore.

Castel Savoia

Il castello da aprile a settembre è aperto tutti i giorni dalle 9 alle 19, mentre da ottobre a marzo dal martedì alla domenica dalle 10 alle 13 e dalle 14 alle 17. L’entrata è consentita a un massimo di 15 persone per ogni turno di visita. Si consiglia l’acquisto dei biglietti online sulla piattaforma Mida http://biglietteriecastelli.invallee.it/MidaTicketAOSTA/AOL/AOL_Default.aspx. Si ricorda l’obbligo di uso della mascherina e della distanza di un metro. E’ vietato introdurre zaini o borse ingombranti. Il prezzo intero è di 5 euro, 3.50 il ridotto (comitive di almeno 25 persone, studenti universitari, convenzioni specifiche), 2 euro ridotto minori (età tra i 6 anni e i 18 e scolaresche). L’ingresso è gratuito per bambini fino a 6 anni, portatori di handicap, insegnanti e possessori dell’abbonamento Musei Piemonte e Lombardia.

Come arrivare: per raggiungere il castello uscire dal casello autostradale di Pont-St-Martin e seguire le indicazioni per la valle di Gressoney. Dopo aver percorso la vallata, si raggiunge la località di Gressoney St Jean. Seguire le indicazioni per il castello, il parcheggio si trova a fianco del viale d’ingresso, da lì una strada immersa nel parco permette di raggiungere in 10 minuti a piedi la biglietteria.

Per maggiori informazioni: www.lovevda.it, www.regione.vda.it.

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