Coronavirus: panico e fake news, il decalogo dei sociologi Unical (VIDEO)

Dall’Unical un decalogo per un uso consapevole di Whatsapp e dei canali social in generale che contribuiscono alla diffusione di notizie e informazioni specie in questa fase delicata legata all’emergenza Coronavirus. 

Olimpia Affuso e Giuseppina Pellegrino, sociologhe della comunicazione del Dipartimento di Scienze politiche e sociali dell’Università della Calabria (Unical), hanno elaborato un decalogo per un uso consapevole, quindi responsabile, di Whatsapp e dei canali social in generale che contribuiscono alla diffusione di notizie e informazioni specie in questa fase delicata legata all’emergenza Coronavirus. 

  1. Aiutiamo a gestire il virus con la giusta informazione
    Anche noi contribuiamo all’informazione condividendo notizie. Non diffondiamo panico perché è dannoso.
  2. L’informazione è più virale del virus
    Non condividiamo notizie prima di aver letto e verificato le fonti.
  3. L’informazione sul virus deve essere affidabile
    Non diffondiamo messaggi ricevuti via WhatsApp o altri social che non indichino le fonti anche se provengono da persone di cui ci fidiamo.
  4. Utilizziamo un linguaggio adeguato
    Non usiamo termini che suscitino allarme: il virus non è l’apocalisse.
  5. L’informazione si basa su fatti verificabili
    Messaggi audio di persone sconosciute non sono notizie. Vanno segnalati e cancellati.
  6. Le fake news sul virus sono pericolose
    Soluzioni fai da te che non seguono le prescrizioni delle istituzioni possono causare seri danni alla salute.
  7. La scienza è sempre in evoluzione e si basa sul confronto
    Il disaccordo tra scienziati significa che la scienza sta lavorando. Non sentiamoci disorientati.
  8. L’informazione sul virus ne segue l’evoluzione
    È inevitabile che le indicazioni cambino, vuol dire che sono disponibili nuove conoscenze. Adattiamoci anche noi senza immotivate polemiche.
  9. I bambini ci sentono
    Sul virus raccontiamo loro cose che non spaventano ma spiegano, in particolare cosa fare e cosa non fare.
  10. Informarci aiuta a coordinarci e a proteggerci
    Diffondere la corretta informazione è la prima prevenzione.

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