Daniela Campese, il Coronavirus e la passione per il suo lavoro: la guida turistica

Ospite della nostra piattaforma, Daniela Campese ci dice che le piace fare la guida turistica nei Campi Flegrei. Il suo è un settore duramente colpito dall’emergenza Coronavirus ed è preoccupata per le nuove normative e i gruppi di visitatori ridotti. Durante la quarantena ha dato vita alla sua rubrica social “Bellezze Campane”.

di Elisabetta Corsi

Daniela Campese

Oggi parliamo con Daniela Campese, laureata in Conservazione dei Beni Culturali di Bacoli e da 10 anni guida turistica per la Regione Campania. Un momento di crisi per l’intero comparto turistico che si trova fermo a causa della pandemia da Coronavirus e la sfida di fare turismo con le nuove restrizioni.

– Come hai iniziato questo lavoro e da dove nasce la tua passione?

Ho iniziato come volontaria per associazioni facendo pulitura dei siti, tenendoli aperti. In seguito al concorso ho preso l’abilitazione, insomma la cosiddetta gavetta. In questo modo è scaturita ancora di più la passione per fare la guida turistica, oltre agli studi inerenti al mio mestiere. La guida mi piaceva farla, a contatto con le persone, riesci a trasmettere quella che è la tua passione. Trasmettere la propria storia, la cultura, il folklore e le tradizioni.

– Da quanto tempo siete fermi e come vedi il futuro del tuo mestiere?

Da fine febbraio le guide turistiche sono rimaste ferme a causa delle molte disdette e secondo me prima di un anno il comparto non ripartirà. Anche perché lavoro anche con le scuole e sarà difficile che dall’anno scolastico nuovo vi saranno visite guidate. Il problema saranno le nuove normative restrittive a causa della pandemia, come il numero limitato di visitatori. Non è facile per noi guide che facciamo fatica a parlare con la mascherina, oltre al fatto che i gruppi saranno ridotti con massimo 10 persone della stessa famiglia oppure sei persone.

– Cosa ne pensi degli incentivi del decreto rilancio e del ministro Franceschini?

Le guide turistiche solitamente non vengono mai prese in considerazione, come se non avessimo importanza. Noi contribuiamo al famoso Pil del turismo. Se i turisti ritornano è perché noi li invogliamo. Stiamo facendo esposti proprio per essere ascoltati, lettere su lettere, rappresentanti di categoria inascoltati da tutte le parti.  Il bonus vacanze può essere positivo perché incentiva le persone a viaggiare e possono essere invogliate se vanno al mare, a visitare qualche sito archeologico o attrazione. Però dipende tutto da come verranno spesi tutti questi soldi e quanti saranno effettivamente investiti, non è ancora chiaro. La richiesta dei soldi è partita tardi, il comparto turistico è stato tra gli ultimi a essere preso in considerazione, quindi passeranno anni prima che arrivino effettivamente a causa della nostra burocrazia.

Non siamo molto soddisfatti del ministro Franceschini perché a noi guide turistiche non ci è mai venuto incontro, ne aiutato per salvaguardare la nostra figura. Già ci hanno nominato guide nazionali anche se non è questo il nostro compito, il nostro mestiere è spiegare i luoghi che conosciamo bene. Poi l’Unione Europea aveva fatto anche pressioni affinché le guide estere venissero in Italia, accompagnando i loro gruppi. Questo non l’abbiamo apprezzato in quanto non è corretto e soprattutto all’estero una cosa del genere non è concessa. Quando abbiamo provato a manifestare ci ha liquidati dicendo che potevamo anche andare a fare le guide all’estero, se non ci stava bene.

– Fai la guida per l’intera Campania oppure il tuo lavoro lo svolgi solo in alcune aree?

Io vado un po’ dove mi chiamano, non mi piace fossilizzarmi su un unico luogo. Noi comunque abbiamo l’abilitazione regionale, quindi posso andare in tutta la regione Campania. Mi piace fare la guida nei Campi Flegrei sicuramente perché sono vicina a casa, ma spesso sono a Napoli, zona vesuviana quindi Pompei e Ercolano, Salerno, Caserta. Mi è capitata anche la zona di Benevento.

– Vi sono incentivi a livello di regione Campania per il turismo?

Vincenzo De Luca, il presidente della regione ha detto che dovrebbe partire una campagna proprio per la promozione turistica, con video. Anche lui però non è che ci tiene in considerazione, siamo nel dimenticatoio. Però ha dichiarato che comunque  anche la regione appronterà delle soluzioni per il comparto turistico.

– Se tu dovresti consigliare un luogo in particolare da visitare in Campania, cosa sceglieresti?

Per capire bene in poco tempo, la storia, l’arte e la cultura ma sopratutto le tradizioni di Napoli sicuramente una passeggiata nel suo centro antico. Con i decumani, Spaccanapoli, un vero viaggio nel tempo perché ogni edificio appartiene a un epoca diversa. Anche una passeggiata nei quartieri tipici come i Quartieri Spagnoli, la Sanità, dove là c’è effettivamente la vera città napoletana.

Da dove nasce l’idea per la tua rubrica su Facebook, Bellezze Campane?

Nasce come una sorta di diario della quarantena, un modo per svolgere il mio lavoro anche se tramite social. Sono partita semplicemente con le foto dei luoghi per poi passare anche a inserire le informazioni. L’apprezzamento verso la rubrica mi ha spinto a portarla avanti, vediamo fino a quando.

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