Dinastia, “Colapisci”

Un viaggio nella storia dei cantastorie, tradizione siciliana tipica con cui si narravano vicende di vita reale e leggende. Dinastia torna con “Colapisci”.

Dinastia

Comunicato – Dinastia, al secolo Maurizio Musumeci, ci racconta: “Con questa canzone abbiamo fatto un viaggio nella storia dei cantastorie, tradizione siciliana tipica con cui si narravano vicende di vita reale e leggende. In questo caso abbiamo ripreso una leggenda classica, quella di Colapesce, che i cantastorie narravano essere l’uomo/pesce che regge uno dei tre pilastri che tiene in piedi l’isola. Con la canzone raccontiamo la Sicilia a Colapesce che da sotto il mare si è perso molte cose. L’idea è quella di far diventare il rap il mezzo di un cantastorie 2.0. Peppino Impastato diceva che c’è bisogno di educare le persone a riconoscere la bellezza, della Sicilia si racconta spesso solo il lato negativo, da anni impegnato nel rap antimafia ho sposato questa causa e adesso punto ad arrivare a più persone per diffondere un messaggio positivo“.

Il brano vede la collaborazione di Maurizio Bassetta, musicista arrangiatore veterano di successi Made in Sicily che ha lavorato affianco a nomi come Battiato, Consoli, Venuti.

Questo singolo – precisa Marco Mori, manager dell’artista – segna l’entrata di Dinastia in Musica Lavica Records di Denis Marino e vede fra i coeditori anche Latlantide e Materiali Musicali“.

Le mani di mio padre“, pubblicato nella data bisestile del 29 febbraio 2020 ha ottenuto importanti consensi al Premio De André.

Il singolo racconta di una generazione cresciuta a pane e precarietà, con l’ansia perenne di dover raggiungere obiettivi, adempiere alle scadenze, convenire agli appuntamenti con la vita: “Ma non possiamo rinunciare a vivere!“.

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