La storia di Monica, giovane imprenditrice turistica che incontra l’uomo sbagliato e che minerà tutta la sua personalità e il suo equilibrio psichico.

“Disinganno” è un medio metraggio di 40 minuti di Davide Guida del 2017 che parla in maniera non convenzionale e senza peli sulla lingua del dramma della violenza psicologica sulle donne. Un problema molto sottovalutato e che moltissime donne subiscono dagli uomini sul lavoro e nelle relazioni affettive senza che esse denuncino nulla o che ne possano parlare.
La violenza psicologica è squallida e letale, è subdola, si insinua nella mente delle donne e non lascia segni visibili sul corpo.
“Disinganno” è un medio metraggio crudo, anche difficile da guardare perché porta alla luce tutta l’assurdità e la frustrazione di chi subisce una violenza del genere.
“Disinganno” è stato prodotto da DGPHOTOART e VGD VERY GOOD DIAMOND’S e in collaborazione con l’associazione “Artisti sotto il Vesuvio”.
La violenza psicologica sulle donne è un argomento ostico e difficile da raccontare e che richiede molta attenzione per riuscire a trasmettere il vero messaggio.
Perché ci può essere un “disinganno” dietro il vero “disinganno” e il bravo regista Davide Guida ha creato davvero un gioco di sottile equilibrio che non “inganna” lo spettatore, anzi gli mostra da subito cos’è la violenza psicologica.
Il medio metraggio è la storia di Monica, giovane imprenditrice turistica che incontra l’uomo sbagliato e che minerà tutta la sua personalità e il suo equilibrio psichico.
Il disinganno è un qualcosa di terribilmente vigliacco e crudele e questo medio metraggio racconta benissimo questa violenza psicologica perpetrata ossessivamente.
Non è semplice riuscire a riassumere un messaggio così importante in 40 minuti ma la bravura del regista e degli attori Agnese Panico, Vincenzo Frattini, Michele Guarino e Biagio Gragnaniello hanno creato un forte impatto visivo ed emozionale che è arrivato chiaramente al pubblico.