Sensibilizzazione al rispetto della natura e degli ecosistemi come punto di partenza per un nuovo inizio. “EarthMother – song for a new world”, è una nuova produzione Karkum Project.

È online il nuovo videoclip “EarthMother – song for a new world“, una nuova produzione Karkum Project con artisti da tutto il Mondo. Un’idea nata durante l’epidemia del Covid-19 con lo scopo di sensibilizzazione al rispetto della natura e degli ecosistemi come punto di partenza per un nuovo inizio.
Hanno partecipato artisti da alcuni dei paesi per primi colpiti dall’epidemia: Cina, Iran, Spagna, Panama, Italia.
Mai così lontani, mai così vicini. Culture diverse, differenti lingue, ma un unico canto. Una fusione di tradizioni incredibile che tiene conto della specificità di ogni elemento, che si fonde per rappresentare qualcosa di nuovo, ma che nello stesso tempo non perde la sua specificità.
Diversi sono gli elementi: dal misticismo Sufi iraniano (rappresentato da Alì Asghar Rahimi), ai canti della campagna laziale Sabina (interpretati da Giulia Tripoti), sino ad arrivare al “duende” struggente e appassionato del canto flamenco di Vicente Gelo.
Il viaggio si espande musicalmente con il prezioso contributo dell’artista cinese Haiqiong Deng al guzheng (Ph.D. musicista, musicologa, educatorice) e alle multiformi sonorità violinistiche di Claudio Merico.
Una rappresentazione archetipica e simbolica della “Madre Terra” che vuole far riflettere, ora piu’ che mai, sulla necessità di una fase nuova per l’umanità, fondata sulla convivenza sana tra uomo e natura.
Questo viaggio musicale parte dalla Sabina e dalla sua tradizione musicale. Le parole e la melodia dal canto “stornelli a serenata”, proveniente dal lavoro di ricerca sul territorio sabino, fanno da legante tra le varie culture.
Da alcuni anni, in Sabina, Karkum Project si sta occupando, assieme ad Enrico Scarinci ed altre associazioni, del recupero dei canti della tradizione grazie al laboratorio di tradizione orale a Magliano Sabina (Ri), in cui, oltre al preservare e diffondere tutto il repertorio della tradizione del territorio, vengono registrati e trascritti brani ancora sconosciuti, con interviste sul posto e catalogazione.
Punto di arrivo di questo lavoro è proprio la rappresentazione artistica del materiale tradizionale che, pur mantenendo il senso più stretto della sua origine, viene riproposta e reinterpretata in una chiave moderna e in un contesto che tiene conto delle altre culture.
Dalla Sabina, quindi, parte il viaggio del Mondo attraverso Cina, Iran e Spagna, in un periodo in cui il distanziamento sociale rende tutto più difficile.
“Siamo davvero contenti di condividere con voi questa nostro nuovo videoclip. Un’esperienza che ci ha accompagnato durante tutto questo lungo lockdown. Un ringraziamento particolare ai bravissimi artisti che da differenti parti del mondo hanno collaborato con noi, rendendosi subito disponibili ad un’attività no-profit e di sensibilizzazione, condividendo idee e scelte musicali con passione ed entusiasmo.” scrive Karkum Project sulla sua pagina facebook.
Con l’augurio che il peggio sia alle spalle e che ci possa essere una vera ripartenza per tutti noi, una coscienza nuova verso l’ambiente e gli ecosistemi naturali che sono la nostra casa.
Haiqiong Deng (China/USA) – Chinese 21-string guzheng, Ph.D. musicista, musicologa, educatorice
Ali Asghar Rahim (Iran) – Voce, tambour
Vicente Gelo (Andalucía, Spain) – Voce flamenca
GIulia Tripoti (Italy) – Voce, arrangiamenti
Claudio Merico (Italy) – Violino, arrangiamenti
Nivea Rodriguez Fernandez (Italy/Panama) – Attrice