Il Comune di Firenze e MUS.E, in collaborazione con ANED (Associazione nazionale ex deportati dei campi nazisti) propongono in occasione della Giornata della Memoria una settimana straordinaria di visite (fino a sabato 1 febbraio) al Memoriale Italiano di Auschwitz (Viale Donato Giannotti 81-85) a Firenze, presso il centro Ex3.

L’iniziativa è rivolta a giovani e adulti, oltre che alle classi della scuola secondaria di primo e secondo grado, è a ingresso gratuito ma su prenotazione obbligatoria.
L’assessore alla cultura, Tommaso Sacchi ha dichiarato: “una settimana di apertura straordinaria del nostro Memoriale per ricordare ancora una volta di più che non dobbiamo in nessun modo abbassare la guardia contro nazismo, fascismo, xenofobia e antisemitismo. Coltivare la memoria è dovere democratico e civico perché l’odio non dia nuovi frutti. Proprio di pochi giorni fa è la notizia che la senatrice Liliana Segre, per limiti di età, sospenderà gli incontri nelle scuole. Siamo certi che il suo impegno e il suo esempio non verranno mai meno e da Firenze, dove le abbiamo conferito la cittadinanza onoraria, le inviamo un abbraccio con la speranza di vederla presto affinché possa ritirare personalmente l’onorificenza.”
Il Memoriale italiano di Auschwitz, collocato nel 1979 nel Blocco 21 del campo di Auschwitz, è il frutto di una progettazione collettiva e corale: vi contribuirono fra i tanti, lo scrittore Primo Levi, lo studio di architettura di Milano BBFR (Banfi, Belgioioso, Peressutti e Rogers) e il regista Nelo Risi.
Questo eccezionale gruppo di intellettuali, insieme all’Aned, diede vita a una delle prime installazioni multimediali al mondo.
Inaugurata ad Auschwitz nel 1980, l’opera è costituita da una passerella lignea avvolta da una spirale elicoidale, che il pubblico percorre come una lunga galleria. La spirale presenta al suo interno 23 strisce dipinte da Pupino Samonà sulla traccia di Primo Levi, mentre intorno risuona la musica di Luigi Nono intitolata “Ricorda cosa ti hanno fatto in Auschwitz”.
Al suo interno si trova una targa scritta da Primo Levi, dove si legge: “Visitatore, osserva le vestigia di questo campo e medita: da qualunque paese tu venga, tu non sei un estraneo. Fa che il tuo viaggio non sia stato inutile, che non sia stata inutile la nostra morte. Per te e i tuoi figli, le ceneri di Auschwitz valgano di ammonimento: fa che il frutto orrendo dell’odio, di cui hai visto qui le tracce, non dia nuovo seme, né domani né mai”.
A seguito di un accurato intervento di restauro e di importanti adeguamenti degli spazi, l’opera dal 2019 è visitabile a Firenze. Al piano terra è fruibile una mostra sulla storia della memoria della deportazione italiana lungo i decenni, curata da Aned.
Per gli orari dettagliati di apertura e prenotazioni: telefonare allo 0552768224, oppure inviare una mail a [email protected] oppure consultare il sito www.musefirenze.it.