Genova: “Ercole”, Gabriele Tinti a Palazzo Spinola

Una serie di poesie composte ispirandosi ai dipinti di Gregorio De Ferrari che rappresentano quattro episodi del mito di Ercole. 

di Elisabetta Corsi

Ercole

In occasione del venticinquesimo Festival Internazionale della Poesia, sabato 15 giugno la Galleria Nazionale di Palazzo Spinola presenta “Ercole”, il lavoro dello scrittore e poeta Gabriele Tinti.

Si tratta di una serie di poesie composte ispirandosi ai dipinti di Gregorio De Ferrari conservati a palazzo Spinola e che rappresentano quattro episodi del mito di Ercole: Ercole e Anteo, Ercole e il toro di Creta, Ercole e l’Idra di Lerna e infine Ercole e il rogo funebre.

I testi composti appositamente per l’evento e inediti saranno letti da un attore di eccezione, Alessandro Haber, tra i più famosi in Italia e che vanta nella sua carriera collaborazioni con registi del calibro di Ermanno Olmi, Giuseppe Tornatore e Mario Monicelli.

Il progetto del poeta mira a riattivare l’aura delle opere d’arte attraverso la composizione poetica proposta, grazie alla lettura da parte di importanti attori, unita alla visione dei capolavori stessi. Un’occasione unica per entrare in relazione con i dipinti di Gregorio De Ferrari attraverso i versi di Tinti dedicati a questa opere e declamati dall’intensa voce di Alessandro Haber.

Un evento che rientra nel progetto complessivo dello scrittore incentrato sui capolavori del mondo antico. Progetto che ha già visto coinvolti diversi importanti attori ( tra cui Franco Nero, Enrico Lo Verso, Luigi Lo Cascio e Alessandro Haber) e alcuni tra i più importanti musei al mondo, tra cui: il Metropolitan di New York, il British Museum di Londra, i Musei Capitolini, il Museo dell’Ara Pacis, il Museo Archeologico di Napoli e tanti altri ancora.

Ercole

Così Gabriele Tinti spiega la sua opera: «Questa serie di poesia ecfrastica tenta di riattivare l’aura oramai persa dell’opera d’arte, di tutte quelle reliquie di mondi ed eroi – di un’umanità – che non ci sono più. Il tragico senso di morte, di vacuità, che appartiene persino ai nostri capolavori che si vorrebbero eterni, l’indeterminatezza che ha circondato spesso le loro attribuzioni, il carattere talvolta puramente ipotetico degli studi, la frammentarietà mutilata con la quale quasi sempre dall’antichità sono giunti sino a noi, mi hanno fornito lo spunto per parlare della caducità della vita, di ogni opera dell’uomo, del significato del tempo per noi. … Neanche le nostre opere ne sono immuni, così come ciò che più veneriamo. Nonostante il nostro disperato tentativo di preservarle e di resistere».

Nel 2014 è stato invitato a partecipare alla Special Edition Series del SouthBank di Londra, nel 2016 ha realizzato un progetto per la Fondazione De Chirico collaborando con il Metropolitan, il Moma e il Guggenheim di New York. Ed infine è stato insignito del Premio Montale con una cerimonia al Museo Nazionale Romano di Palazzo Altemps.

L’ingresso all’evento è libero fino a esaurimento posti, ma si ricorda che per chi volesse effettuare la visita guidata della Galleria Nazionale di Palazzo Spinola è obbligatoria la prenotazione dalle ore 16:00 al numero 010.2705300.

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