“Gute Reise in Berlin”, come vivere e innamorarsi della capitale tedesca in soli quattro giorni

di Elisabetta Corsi

Sony Center | Foto: Elisabetta Corsi

Oggi vi porto nella capitale tedesca, Berlino, che ho visitato recentemente. Una città diverse dalle altre, qui la storia si percepisce molto bene ad ogni passo, anche se è moderna e vivace. La città oltre ad essere stata rasa al suolo completamente dalle bombe della seconda guerra mondiale, ha portato il peso anche di quasi trent’anni di muro che la divideva in due parti.

Una città che può risultare non bella esteticamente e può non piacere a un primo sguardo, deve essere capita e assimilata. Ovviamente è stata ricostruita essendo vittima delle bombe e risulta essere veramente una città di contrasti ma proprio per questo affascinante.

Vi posso raccontare come viverla in quattro giorni, senza dimenticarsi di bere una buona birra in qualche birreria tipica e di assaggiare il tipico street food tedesco e berlinese, il Currywurst. Iniziamo partendo dal cuore della città, Postdamer Platz, una piazza ricostruita con edifici moderni ma con ancora il ricordo del muro presente, infatti, vi sono due blocchi di muro, si trovano sparsi per la città. Un altro aspetto della piazza è la presenza del primo semaforo della storia ma insieme a questo si può ammirare il lavoro dei più grandi architetti che qui si sono sbizzarriti, tra cui il nostro Renzo Piano. Qui interessante da vedere è il Sony Center, area commerciale ma la cui copertura è abbastanza spettacolare soprattutto con le luci notturne che cambiano colore.

Per un primo sguardo della città non può mancare sicuramente una visita almeno esterna, del Reichstag, ovvero la sede del parlamento tedesco e nel quale si può visitare la cupola in vetro ma è necessario prenotare in anticipo, mesi prima della partenza.

Porta di Brandeburgo | Foto: Elisabetta Corsi

A pochi passi, il simbolo per eccellenza della città, la mitica Porta di Brandeburgo, la foto è d’obbligo, qui passava il muro e qui i berlinesi accorsero a festeggiare per la sua caduta. Si trova alla fine del viale Unter den Linden e nella Pariser Platz, dietro di essa a pochi passi si trova il monumento a memoria delle vittime dell’olocausto.

Questo memoriale è particolare in quanto composto semplicemente da blocchi di pietra, dal più grande al più piccolo e disposti in modo da formare una specie di labirinto da attraversare. Pian piano che si entra all’interno ci si sente sempre più assorbiti dalla struttura, un senso di oppressione e fa in questo modo riflettere, su tutte le vittime di persecuzioni. Per chi fosse interessato non molto distante, si trova quello che rimane del Bunker di Hitler, in pratica niente, perché ora è un parcheggio e c’è semplicemente una targa che lo ricorda.

Il memoriale dell’olocausto è composto da 2711 blocchi di pietra che ricordano dei sarcofagi, un’opera che agisce proprio sulla psicologia di chi l’attraversa. Un’ esperienza da provare se si viene a Berlino anche solo per poco tempo.

East Side Gallery | Foto: Elisabetta Corsi

Un’altra tappa imperdibile che io ho potuto vedere nel primo giorno a Berlino è l’East Side Gallery, una specie di museo a cielo aperto, una porzione di muro lunga 1300 metri e dove si sono espressi tanti artisti. Infatti i murales dipinti nelle porzioni di muro non sono sporcizia ma vere e proprie opere d’arte, uno dei più famosi è quello del bacio tra Breznev (leader russo) e Honecker (presidente della DDR). La storia di Berlino rivive in questa passeggiata nel quartiere di Friedrichshain e subito dietro il muro scorre la Sprea ed è possibile vedere, a mio parere, uno dei ponti più belli della città, l’Oberbaumbrucke, una vera e propria divisione tra est e ovest. Il ponte è sormontato da due torri e ha uno stile molto gotico, questo ponte ricorda un po’ il Tower Bridge di Londra anche se non assolutamente paragonabile ma comunque un vero e proprio gioiellino.

Se si va a Berlino non si può non andare sull’isola dei musei, chiamata così perché è una vera propria isola sulla Sprea collegata al resto della città da un ponte e perché vi sono cinque musei. Se non potete visitarli tutti perché ci vuole molto tempo, vi consiglio il Pergamon, che io stessa ho visitato che è il più bello e al cui interno troviamo rappresentate la città di Babilonia e altre città antiche. Sull’isola inoltre si trova il Duomo di Berlino, ex chiesa della famiglia reale degli Hohenzollern e i cui membri sono sepolti nella cripta, diciamo una specie di Superga tedesca.

Orologio del Tempo del Mondo | Foto: Elisabetta Corsi

A pochi passi da qui si trova Alexanderplatz, una piazza piena di negozi ma anche viva, tagliata in metà dal tram. Merita una visita non solo per il suo nome che la rende una delle piazze più famose della capitale ma anche per tre monumenti: la Fontana dell’Amicizia fra i Popoli, l’Orologio del Tempo del Mondo (questo monumento ha alla sua base l’ora di tutti i paesi del mondo, che si legge da vari orologi) e infine la Torre della Televisione, l’opera più alta della Germania con i suoi 368 metri e dalla quale si vede quasi tutta Berlino. Sulla torre è possibile salire, fino alla torre panoramica dove è possibile ammirare lo skyline della città dall’alto e volendo anche fare una bella cena o semplice aperitivo con il panorama di Berlino davanti ai propri occhi.

Per conoscere la storia di Berlino e davvero viverla non può mancare nel vostro viaggio la visita a tre luoghi: Gedenkstatte Berliner Mauer, Bebel Platz e Nikolaiviertel. La prima forse è stata la tappa più commovente del mio viaggio e toccante, lo consiglio a tutti perché è un museo del muro a cielo aperto. Un chilometro a piedi e potrete toccare con mano il muro e quello che significa, infatti, vi sono ancora i resti autentici di questo mostro di cemento. All’inizio del percorso, in mezzo a un prato, si trova la finestra della rimembranza, questa è un memoriale delle vittime del muro con tutte le foto di coloro che sono morti tentando di arrivare a Berlino Ovest.

Un’ altro simbolo è la Bebel Platz, non solo perché piazza di cultura in quanto si affaccia su di essa l’Università Humbolt, una delle più importanti di Berlino e in cui hanno studiato i migliori intellettuali tedeschi ma anche per altre cose. In questa piazza si affacciano anche la chiesa di Santa Edwige, l’unica chiesa cattolica della città e la Neue Wache, ossia il “Pantheon” tedesco, dove riposano il milite ignoto e una vittima dei campi di concentramento. Questa piazza è simbolica però per un altro motivo, nel 1933, furono bruciati i libri ritenuti non idonei alle idee del nazismo e quindi venne fatto un falò.

Finestra della rimembranza | Foto: Elisabetta Corsi

L’ultimo luogo è Nikolaiviertel, questo quartiere d’epoca ricostruito ricorda il nucleo originale della città e qui ha sede la chiesa di San Nicola, chiesa sconsacrata e ora museo, è il più antico edificio della città. Sul davanti della chiesa, vi è la statua di un orso, il simbolo della città.

Ora arriviamo quasi alla fine di questo meraviglioso viaggio, alla scoperta della capitale tedesca, due tappe ancora ci aspettano. La prima è il cosiddetto quartiere ebraico, anche se la città in realtà non ne ha mai avuto uno vero e proprio. In questo quartiere sotto i vostri piedi potete trovare, gli Stolpersteine, ciottoli di pietra che contengono i nomi degli ebrei vissuti in quelle case e poi deportati. Ma la vera chicca sono gli Hackesche Hofe, ossia un dedalo di cortili caratteristici e pieni di ristorantini e negozi. Qui potete anche fare shopping nel negozio della Ampelmann, con il mitico omino dei semafori, altro simbolo cittadino ma un ricordo unico da portare a casa, solo qui lo trovate.

Una piccola tappa va fatta anche a Checkpoint Charlie, anche se ormai è più una attrazione turistica ma ai tempi rappresentava un vero e proprio punto di passaggio dall’est all’ovest.

La penultima tappa ma non meno importante è il palazzo di Charlottenburg, unica residenza degli Hohenzollern a Berlino e circondata da un ampio parco. Anche lui è stato distrutto dalle bombe ma la visita è un vero piacere per gli occhi, un tripudio di barocco. Solo la stanza delle porcellane merita una visita. Questo castello è nato come residenza estiva della regina Sofia Carlotta, moglie di Federico III. Il palazzo è in un quartiere lontano dal centro ma si raggiunge facilmente con gli autobus, la fermata è proprio a due passi.

L’ultima tappa è forse la piazza più bella di Berlino, la Gendarmenmarkt, qui si affacciano oltre alla Konzerthaus (auditorium), anche le due chiese gemelle: Franzosischer Dom e il Deutscher Dom, ossia il duomo francese e quello tedesco. La prima in particolare fu costruita per gli ugonotti francesi che erano stati esiliati dal paese.

Konzerthaus | Foto: Elisabetta Corsi

Se volte fare shopping, la Ku’damm, la via dello shopping berlinese è quello che fa per voi, infatti, troverete ogni genere di negozio oltre al famoso grande magazzino KaDeWe, l’Harrods berlinese per intenderci e quindi avrete solo l’imbarazzo della scelta. Se invece volete rilassarvi in qualche parco anche qui c’è l’imbarazzo della scelta, siete in una delle città più verde d’Europa. Il più famoso è sicuramente e grande della città è il Tiergarten, ex parco di caccia del re e ora ospita la residenza ufficiale del presidente tedesco e lo zoo, si trova proprio a pochi passi dalla Ku’damm. Altri parchi sono il Mauer Park, letteralmente il parco del muro e il Tempelhof, parco nato da un ex aeroporto, infatti, qui più che sull’erba potete rilassarvi sulla pista di decollo!

Se avete più tempo, vi consiglio una gita fuori porta, a pochi chilometri da Berlino c’è Potsdam, splendida cittadina tedesca e la Versailles di Berlino. Si raggiunge tranquillamente in treno dalla stazione di Berlino Spandau. Qui è possibile ammirare la reggia di Federico il Grande e della famiglia reale di Prussia, Sanssouci (senza preoccupazioni, questo è il significato) e l’immenso parco, quindi dovrete prendervi un po’ di tempo, almeno qualche ora. Non dimenticate anche una breve passeggiata nella cittadina omonima perché merita, in particolare il quartiere olandese.

Come arrivare: ci sono molti voli che collegano le principali città italiane con Berlino, anche low cost. I principali aeroporti della città sono Tegel e Schonefeld, il secondo in particolare ospita i voli low cost. Per arrivare in città potete optare per il treno, c’è proprio una stazione all’aeroporto oppure tramite bus o S-Bahn, ovvero la metro di superficie. Berlino ha una buona rete di mezzi pubblici oltre i bus, la U-Bahn e la S-Bahn collegano tutta la città. Un mezzo da non sottovalutare sono i taxi, che a Berlino sono veramente economici, se siete in diverse persone vi conviene davvero.

Per informazioni: Consultare www.visitberlin.de/it, il sito ufficiale del turismo e da poco è possibile anche scaricare l’app ufficiale.

L’ultima cosa che posso dire è visitatela senza ascoltare i pregiudizi perché vi può colpire davvero e quindi vi auguro buon viaggio alla scoperta di Berlino! Gute Reise in Berlin!

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