“Il Fiore del Carso”, una linea tra due mondi che si scontrano nel nuovo romanzo storico di Eleonora Davide

“Il Fiore del Carso”, il romanzo di Eleonora Davide fa riflettere sui rapporti fra i popoli, la crudeltà delle foibe, i soprusi sulle donne ma anche le sofferenze dei profughi. Al centro una ferita aperta e mai rimarginata quella del Carso triestino.

di Daniela Merola

La copertina de “Il fiore del Carso” e l’autrice Eleonora Davide

La seconda pubblicazione della collega giornalista e scrittrice Eleonora Davide si intitola “Il Fiore del Carso”.

Un romanzo che unisce storia e vita vera di due mondi divisi da una linea e che si scontrano all’indomani della seconda guerra mondiale.

Un romanzo che fa riflettere sui rapporti fra i popoli e per quali ideali hanno combattuto l’Italia e gli italiani, una ferita aperta e mai rimarginata quella del Carso triestino.

Il romanzo racconta una vicenda personale che poi diventa vicenda storica di tutti. Eleonora Davide è partita dai racconti che ha ascoltato dalla sua famiglia per risistemare i pezzi di una vicenda storica dolorosa e reale.

Il protagonista è Davide che aveva trascorso la sua gioventù a Trieste per spostarsi poi nell’Italia del sud e che ha perso il padre Giacomo in una rappresaglia tedesca dopo aver visto come i seguaci di Tito facessero epurazione degli italiani ritenuti solo dei traditori. Davide cercherà la verità sulla morte di suo padre.

Il romanzo mescola verità storiche e accadimenti inventati dall’autrice che racconta la crudeltà delle foibe, i soprusi sulle donne, i confini tra i Paesi, le sofferenze dei profughi e tanto altro.

“Il Fiore del Carso” è un racconto sincero e dettagliato di come la guerra possa trasformare gli uomini in bestie da qualsiasi parte essa venga combattuta e fa conoscere pagine tristi di uomini e donne che hanno combattuto per vedersi riconosciuti in una parola essenziale, Patria.

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