
Dal 19 ottobre al 17 febbraio 2019 c’è la mostra al Maschio Angioino di Napoli “Il Futurismo, anni ’10 – anni ’20” presso la Cappella Palatina.
Una mostra con ben sessantaquattro capolavori che raccontano i 20 anni della prima avanguardia italiana detta appunto Futurismo. In questa mostra si possono ammirare le opere dei maestri Umberto Boccioni, Giacomo Balla, Carlo Carrà, Gino Severini, Luigi Russolo, Fortunato Depero, Mario Sironi e tanti altri. Loro sono stati i padri fondatori di questa corrente pittorica e non solo detto movimento futurista.
Una mostra che ricostruisce lo sviluppo dei temi del Futurismo dei primi del ‘900, una perfetta sintesi tra modernismo e classicismo, tra arte e cultura e che proietta l’uomo nel futuro.
Promossa dal Comune di Napoli con l’Assessorato alla cultura e al turismo, l’esposizione è curata da Giancarlo Carpi e Francesca Villanti.
Il Futurismo è stato un movimento che ha portato l’uomo ad una nuova percezione della realtà e della società. Il movimento è stato mutamento vero a livello sociale, letterario, pittorico ed ha rappresentato l’uomo nella sua scoperta della tecnologia e del futuro, del consumismo come della materia.
I capolavori esposti raccontano tutto ciò e ne ricostruisce gli aspetti iconografici di questi temi.
“Il Futurismo, anni ’10 – anni ’20” è una mostra imperdibile perché permette al visitatore di capire come questa corrente di pensiero e pittorica abbia dato il via all’era del futuro, alla sintesi dei concetti, alla visione di nuovi orizzonti e di nuove prospettive, non solo pittoriche, ha dato il via ad un nuovo approccio del mondo circostante nella sua esplosiva visione del fare.