Edito da LFA Publisher ,“Il gotha del drago” è il primo libro di Imma Benedetti. Un fantasy introspettivo e metaforico che cerca di scavare nell’animo umano, raccontando un’umanità allo sbando.
di Daniela Merola

Le “zone grigie” dell’essere umano sono qui raccontate nel fantasy psicologico di Imma Benedetti, alla sua prima fatica letteraria. Un libro dalle tematiche importanti che l’autrice, con la sua voglia di conoscenza, ha saputo ben affrontare.
Ma cos’è “Il gotha del drago”? È un luogo non luogo, dove ognuno vive con la propria disperazione e il proprio vuoto. Il grigio di questo non luogo colpisce all’improvviso e distrugge tutto, è la parte assente dell’essere umano. È attraverso questo fantasy introspettivo e metaforico che l’autrice cerca di scavare nell’animo umano, raccontando un’umanità allo sbando.
Nell’Animus mundi ogni venticinque anni vengono scelti otto giovani a cui si donano poteri speciali per affrontare il grigio e salvare il pianeta. Tra questi ci sono Marc e Diana che hanno un compito importante, individuare il periodo in cui tutto sembra non avere senso. Saranno messi alla prova da una missione più grande di loro, si porranno interrogativi e dovranno fare scelte, domandarsi se il sacrificio della propria libertà, della propria dignità, delle proprie idee basterà per salvare l’intero pianeta. Marc e Diana saranno stritolati dai dubbi, dal senso del dovere.
“Il gotha del drago” ha una trama originale, è scritto bene, è un libro autentico perché non usa cliché letterari già letti, è moderno, attuale e pieno di spunti di riflessione. E soprattutto coinvolge il lettore nei dubbi morali dei suoi protagonisti. L’inizio parte in sordina, senza svelare nulla della trama, poi l’autrice dà una sferzata alla narrazione e il ritmo diventa scorrevole fino al finale. Da evidenziare la capacità di Imma Benedetti di descrivere dettagliatamente le azioni e i sentimenti umani con una meticolosità davvero unica.