Aspettando…Il Mio San Marzano” ha riscosso un grande successo anche quest’anno. Secondo Alber Sapere il San Marzano è “una delle firme dell’Italia nel mondo”.
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Comunicato – “Aspettando…Il Mio San Marzano”, l’evento che celebra l’oro rosso della Campania organizzato da La Buona Tavola Magazine e promosso da Solania srl in collaborazione con Perrella srl anche quest’anno ha confermato le aspettative. Un successo tenutosi presso Villa Maria Grazia a Sarno (SA), tenuta della famiglia Napoletano, una location perfetta immersa com’è in 7 ettari di filari di San Marzano con vista sul Golfo di Napoli e sul Vesuvio.
Presenti all’evento, oltre ai cento tra chef e pizzaioli, i curatori della classifica del mondo pizza più seguita d’Italia, 50 Top Pizza, nonché della classifica 50 Top Italy che decreta i migliori ristoranti italiani in Italia e nel mondo e da quest’anno anche di 50 Top Italy Luxury, Rosè e Pasticcerie rispettivamente guide all’ospitalità gourmet d’Italia, ai migliori rosati d’Italia e alle migliori pasticcerie d’Italia, Luciano Pignataro, Barbara Guerra e Albert Sapere che hanno potuto apprezzare in anteprima la marinara in tre cotture del progetto “Around The World” di Francesco Martucci, brand ambassador dell’azienda e patron de I Masanielli di Caserta, e l’assaggio de “il trasformista” di Raffaele Bonetta con base di ricotta di bufala mantecata con acqua di governa, falde di San Marzano laccate e arrosto e tartare di San Marzano marinato in aceto di melograno. Ai fornelli, gli chef che hanno declinato il tema centrale dell’evento: Raffaele Medaglia con un primo piatto a base di Marzanello giallo e San Marzano con tartare di tonno; Giuseppe Daddio con una pappa al pomodoro con fonduta di mozzarella di bufala e crostini sbriciolati; Gerardo Figliolia con la braciola di capra con sugo di San Marzano con il quale Marco Iavazzo ha condito un tubettone di Gragnano con spolverata di cacioricotta di capra.
Per Luciano Pignataro “, direttore del LucianoPignataroWineBlog e famosa penna de Il Mattino, “la rinascita del San Marzano a cui si sta assistendo in questi anni è dovuta principalmente alla consapevolezza del mondo pizza circa l’utilizzo di un prodotto a marchio DOP che sta permettendo lo sviluppo di uno “stile napoletano” sia in Italia che all’esterno supportato da aziende come Solania, impegnata non solo nella produzione e trasformazione di un’eccellenza dell’agroalimentare campano ma anche nella sua valorizzazione”.
Per Barbara Guerra “la parentesi didattica della serata che ha permesso la visita ai campi di San Marzano, durante le quali esperti ed agronomi hanno illustrato i metodi e i luoghi di coltivazione oltre che le tecniche di raccolta, è stato un momento rivelatore perché ha consentito a tutti di vivere e di fare esperienza di una giornata tipo di un produttore di pomodoro”.
Albert Sapere si è soffermato invece su come “il San Marzano sia una delle firme dell’Italia nel mondo, tanto che in America il pomodoro viene indentificato nel San Marzano, e di come sia un prodotto d’eccellenza incredibile legato indissolubilmente alla pizza e che, grazie ai produttori come Solania, possiamo trovare in tutti e cinque i continenti”.