Instagram e la carica dei divulgers: una nuova chiave comunicativa

Parola d’ordine “divulgazione”, ecco come docenti universitari, ricercatori, medici, professionisti del settore tecnologico, scientifico, editoriale e umanistico sono riusciti a rinnovare il proprio stile comunicativo adattandolo alla velocità dei tempi che corrono.

di Clara Macheda

Tra stories Instagram, dirette condivise ed eventi in streaming, scienza, umanesimo e tecnologia diventano immediati, semplici (ma non certo banali) e facilmente fruibili a tutti coloro che cerchino un approccio profondo e insieme disimpegnato ai più svariati argomenti. Dalla cosmesi, alla politica estera, dalle storie di viaggio alle dinamiche ambientaliste o ancora alla chimica applicata alla vita di tutti i giorni e alla medicina, gli spunti sono davvero tanti e stimolanti.

Un’ondata di divulgatori 2.0 che per passione per la propria materia e spirito di condivisione hanno messo a disposizione competenze e tempo ad una community giovane ed eterogenea, sempre più interessata al debunking, alla lotta alle fake news e all’approfondimento. Il tutto in una chiave comunicativa accattivante e sotto certi aspetti moderna e innovativa.

Effettivamente, l’idea di poter attingere ad un sapere che va oltre le mie competenze semplicemente aprendo Instagram e andando magari a cercare le storie in evidenza dei miei divulgers preferiti mi infonde sempre una certa “sicurezza”, la sicurezza di poter avere a portata di dito un’interpretazione scientifica stimolante, critica e professionale di ciò che mi circonda e di quanto accade in Italia e nel Mondo.

È questa un’ode ai divulgers, quindi? In un certo senso, sì. Poiché a pensarci bene non è tanto l’argomento o la materia trattata a fare la differenza (de gustibus non disputandum est), quanto piuttosto il modo di comunicare, fatto di dati reali e dimostrabili, opinioni foggiate dallo studio e dall’approccio critico alle varie tematiche. In questo senso che tu sia appassionato di medicina, di moda, di nutrizione, di tecnologia o di lingue antiche, troverai ampiamente pane per i tuoi denti.

Detto ciò, penso che valga la pena espormi. I miei divulgers preferiti chi sono? Ovviamente, Dario Bressanini (@dario.bressanini) “l’amichevole chimico di quartiere”, padre della divulgazione italiana su Instagram (e non solo, i suoi video esperimenti volti a dimostrare l’inconsistenza di fake news sono ormai conosciuti da tutto il mondo dei social), Beatrice Mautino (@divagatrice) biotecnologa e neuroscienziata votata alla divulgazione su cosmetica vista con gli occhi della scienza e OGM, Roberta Villa (@robivil) giornalista e medico punto di riferimento per la comprensione e l’analisi critica dei dati sull’epidemia attualmente in corso.

E poi ancora: Gabriele Bernardini (@La_somma_e_il_totale): biologo, nutrizionista. Elena Accorsi Buttini (@Elena_accorsibuttini): cosmetologa, farmacista. Ruggero Rollini (@ruggerorollini): chimico e autore per Superquark+. Francesco Costa (@francescocosta21): giornalista e scrittore. Marta Ciccolari Micaldi (@la_mcmusa): giornalista, autrice e guida letteraria specializzata in cultura nordamericana. Alex Bellini (@alexbellini_alone): esploratore e divulgatore ambientale, speaker. Nicola Macchione (@md_urologist): urologia e sessualità. Eleonora Sacco (@painderoute): linguista e viaggiatrice. Giorgia Pagliuca (@ggalaska): sostenibilità ambientale, gastronomia sostenibile. Camilla Mendini (@carotilla_): attivista ambientale (ecosostenibilità), fashion designer.

E tu hai dei divulgers favoriti?