La Danimarca non vende la Groenlandia e Trump annulla la visita: “Non si parla così agli Stati Uniti”

Mette Frederiksen precisa che la Groenlandia non è in vendita e  Donal Trump annulla la visita ufficiale in Danimarca. Ma al centro della discussione c’è anche la – sua – idea di cancellare lo Ius Soli. 

di Elisabetta Corsi

Donald Trump

In questa settimana il presidente degli Stati Uniti Donald Trump ha fatto ancora parlare di sé. Dopo l’intenzione di acquistare la Groenlandia come era trapelato dalle pagine del Wall Street Journal, ora annuncia a sorpresa di annullare la visita ufficiale in Danimarca prevista per il 2 e 3 settembre in cui era ospite della Regina Margrethe II.

In un tweet giustifica la decisione con il fatto che Mette Frederiksen, non vuole parlare della questione ma anzi ha dichiarato che la Groenlandia non è in vendita e che la richiesta di Trump è assurda.

Nel tweet dichiara: “la Danimarca è un paese molto speciale con persone incredibili, ma sulla base dei commenti del primo ministro Mette Frederiksen, che non sarebbe interessata a discutere dell’acquisto della Groenlandia, rimanderò il nostro incontro in programma tra due settimane ad un’altra volta”.

In poche parole, Donald Trump si è sentito offeso dalle parole della premier danese. Anzi dichiarando: “Non si parla così agli Stati Uniti!”. La premier danese ha dichiarato di essere delusa e sorpresa, dicendosi infastidita dall’annullamento della visita di stato del presidente Usa ma affermando che non vi è crisi tra i due stati.

Senza dimenticare che nell’Artico gli Stati Uniti sono uno dei più grandi alleati della Danimarca. Anche la casa reale è rimasta sorpresa di questa repentina decisione del presidente americano.

Per gli Stati Uniti quella enclave tra l’Oceano Atlantico e l’Artico, ricoperta di ghiaccio e con 56.000 abitanti, ha un potente valore strategico per gli Usa e al contempo è ricca di risorse naturali.

La Groenlandia in ogni caso non è di proprietà neanche della Danimarca, in cui è suo territorio autonomo.

Un’altro aspetto di cui si parla in queste ore è l’idea di Donald Trump di cancellare lo Ius Soli cioè la possibilità per chi nasce negli Stati Uniti di essere direttamente cittadini statunitensi, un principio sancito dalla Costituzione al quattordicesimo emendamento dal 1868. Una decisione che però non spetta a lui ma al Congresso e ai parlamenti statali, gli unici che possono cambiare la Costituzione.

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