Edito da Mursia, “La ragazzina ragno” di Letizia Vicidomini è un noir che racconta le problematiche degli adolescenti e che coinvolge anche il mondo degli adulti, ormai incapaci di ascoltare e di prestare attenzione ai più giovani.
di Daniela Merola

“La ragazzina ragno” è il nuovo libro di Letizia Vicidomini, edito da Mursia per la collana Giungla gialla.
Un noir che racconta le problematiche degli adolescenti e che coinvolge anche il mondo degli adulti, ormai incapaci di ascoltare e di prestare attenzione ai più giovani.
La società e le famiglie risultano assenti dinanzi alla deriva dei propri figli.
La protagonista è una giovanissima ragazzina, dai modi da guappa adulta e senza scrupoli che muove e tesse, come un ragno, una rete, una fabbrica per far soldi, intorno a lei, manovrando le vite della sua famiglia e degli amici.
Maya ha intuito che il sesso muove gli affari e su questo ha creato il suo potere, ordina, impone, controlla il mondo domestico con la sua voce autoritaria che monta la ragnatela.
Ma accade un qualcosa che le impedirà di andare avanti in questa dispotica azione, viene uccisa perché la rete all’improvviso si è spezzata.
La famiglia, il nucleo della società, si è disgregato, si è ammutolito, non capisce dove ha sbagliato. Il silenzio regna e lascia solo lo spazio per domande a cui nessuno darà risposte. O forse sì. C’è un qualcuno nella storia che proverà a capire questa morte ingiusta e improvvisa e che cela mancanze profonde.
È un ex investigatore privato che grazie al suo intuito saprà arrivare alla verità, dura, cruda, senza scusanti, spiazzante come un terremoto.
La scrittura ricca di Letizia Vicidomini accompagna il lettore in questa tragedia umana con dettagli accurati, descrizioni che ben fotografano la società moderna, emozioni tenute a freno e che covano reazioni, cenere dove brucia invece il fuoco della vita. La Vicidomini è una brava scrittrice e lo dimostra anche in questo noir perché non tralascia nulla, non risparmia al lettore l’asprezza del rancore, la violenza del male.