La reggia di Portici, riapre al pubblico il primo edificio nella storia d’Italia ad avere un collegamento ferroviario

di Elisabetta Corsi

La reggia di Portici ha riaperto le sue porte al pubblico, una delle meno conosciute tra le residenze reali dei Borbone in Campania. Per anni ha vissuto nel degrado totale ed a oggi è sede della facoltà di agraria dell’Università Federico II di Napoli. Ora può essere visitata dal pubblico grazie ai lavori che l’hanno riportata agli antichi splendori fatti dal Touring Club.

Fu fatta costruire a partire dal 1738 da Carlo III di Borbone per farne la sua residenza ufficiale estiva, proprio alle porte di Napoli e venne terminata nel 1742, molto prima della più celebre Reggia di Caserta.  Nel 1750 ha ospitato diversi reperti provenienti da Pompei ed Ercolano. Nel 1872 venne aggiunto anche un orto botanico di novemila metri quadrati, dotato di serre, vivai e laboratorio per lo studio e la coltivazione di specie botaniche rare e piante curative. Il sito della costruzione venne scelto dal re sia per motivi paesaggistici che per la presenza delle risorse necessarie alla caccia.

La reggia fu il primo edificio nella storia d’Italia ad avere un collegamento ferroviario, la cosiddetta Napoli-Portici che fu, tra l’altro, la prima linea ferroviaria italiana. Ancora oggi per chi desidera visitare la reggia, ma solo per domenica 22 aprile 2018, può arrivarci anche con i treni storici, Pietrarsa Express, messi a disposizione dal museo ferroviario nazionale di Pietrarsa. Interessante è il bosco che ha diversi giardini all’inglese e alcune opere d’arte tra cui: la fontana delle sirene, il chiosco di re Carlo, la fontana dei cigni e anche un’anfiteatro. I boschi attorno al palazzo sono in realtà due: un bosco superiore e uno inferiore.

 

Un altro aspetto interessante è il boudoir della regina Maria Amalia di Sassonia, un salottino interamente realizzato di porcellana, lavoro eseguito dalla fabbrica delle porcellane di Capodimonte. All’interno è possibile visitare oltre agli appartamenti reali anche la Sala Cinese con i suoi eleganti affreschi e anche la cappella palatina. Le prime visite guidate proprio ieri a cura del Touring Club Italiano.

Per la visita: il centro museale è aperto il giovedì dalle 15 alle 18.30 e dal venerdì alla domenica dalle 9.30 alle 18.30. Il biglietto intero è di 5 euro. Per maggiori informazioni: www.centromusa.it . Il polo è facilmente raggiungibile da Napoli tramite la Circumvesuviana, fermata Portici Via Libertà.

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