L’arte del ferro in Sicilia: Enzo Sciavolino e le sue sculture

Dal 13 al 19 settembre presso la Galleria Nicola Scafidi di Villa Niscemi a Palermo l’esposizione ‘Sculture in ferro’ di Enzo Sciavolino.

di Maria Carola Leone

L’arte del ferro battuto nasce, probabilmente, dall’apparizione dell’essere umano sulla terra.  Esiste infatti un’intera epoca chiamata età del ferro, risalente al 1000 a.C., a cui seguì quella della pietra.

Gli strumenti e le armi di metallo duro sono noti da due millenni, almeno, mentre la storia del ferro battuto nasce quando la massa di ferro se riscaldata poteva forgiata e modellata in base agli utilizzi.

Durante l’Impero Romano, i fabbri erano delle figure preziose tanto quanto il materiale che plasmavano per lavoro. Successivamente i conventi si trasformarono in scuole dove veniva insegnata quest’arte. Parallelamente a ciò nacquero i fabbri itineranti che si spostavano di città in città in base al bisogno dei cittadini.

Nel 1200 Firenze era la culla della lavorazione del ferro e fu fondata la corporazione artigiana dei fabbri e del ferro rappresentata da 12 rettori, poi diminuiti a 6. La lavorazione del ferro veniva considerata una nuova arte maggiore. Nei secoli successivi sia Firenze che la Toscana vissero un grande periodo fiorente per l’attività del ferro, una delle chicche maggiormente realizzata tra il Seicento e il Settecento furono le foglie decorative.

Con la nascita e lo sviluppo della corrente Liberty, grazie ai richiami forti provenienti dalla natura giapponese, la produzione fabbrile del ferro rifiorì. Furono prodotti fiori, frutti, animali, pesci e uccelli che adornavano oggetti quotidiani.

In epoca contemporanea il ferro continua ad essere un materiale amato sia in campo artistico che funzionale. In Italia ogni regione è specializzata in un sotto-campo: i camini e le banderuole appartengono al Fiuli; lampadari, appendiabiti, portaombrelli, insegne e balaustre si trovano in Piemonte. Attrezzi agricoli, oggetti casalinghi, cancelli, testate di letti, lampioni, tavolini sono tipici del centro Italia.

Le sculture in ferro del Maestro Enzo Sciavolino

In Sicilia gli oggetti realizzati sono simili al resto dello stivale. Col tempo gli artigiani siciliani si sono specializzati nella lavorazione di finestre, balconate e cancelli per le residenze barocche.

Un esempio di arte scultorea del ferro, diversa da quelle citate in precedenza, è attualmente fruibile presso la Galleria Nicola Scafidi di Villa Niscemi a Palermo dal 13 al 19 settembre con l’esposizione ‘Sculture in ferro’ di Enzo Sciavolino.

Enzo Sciavolino è un siciliano, originario di Valledolmo (in provincia di Palermo), conosciuto dai suoi concittadini per il suo passato da bartender in un caffè nel corso del paese. Da diversi anni è il rappresentante dell’arte del ferro. Egli riesce a plasmare questo materiale in punta di piedi. Seppur il ferro sia una materia prima ‘pesante’ Sciavolino dà vita a volti estremamente espressivi. Emozionanti sono le figure sacre, facilmente riconoscibili personaggi popolari e delicati i ritratti di gente comune.  

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