La stagione lirica 2020 al Teatro Filarmonico della Fondazione Arena di Verona, domenica 26 gennaio alle 15:30 sarà inaugurata da uno dei titoli più conosciuti e rappresentati di Gaetano Donizetti: “Lucia di Lammermoor”.
L’allestimento del capolavoro drammatico del compositore bergamasco proviene dal Teatro Verdi di Salerno, ed è firmato da Renzo Giaccheri per regia e costumi, con le scene di Alfredo Troisi, i movimenti mimici di Barbara Pessina e le luci di Paolo Mazzon. A concertare è il maestro ucraino Andriy Yurkevych, esperto direttore d’opera, noto in tutto il mondo.
Lucia di Lammermoor è considerata l’opera simbolo del romanticismo italiano. La Prima assoluta va in scena il 26 settembre 1835 al Teatro San Carlo di Napoli, conseguendo uno straordinario successo e un ininterrotta fortuna, un opera che non è mai uscita dal repertorio lirico.
Da quel momento, il dramma tragico in tre atti di Gaetano Donizetti entra con forza nell’immaginario romantico, specialmente con “la scena della piazza” che forse ne è il momento più rappresentativo non solo del melodramma romantico, ma anche nella cultura moderna.
La vicenda prende spunto da The Bride of Lammermoor, romanzo storico del 1819 di Walter Scott, da cui il librettista Salvatore Cammarano trae i tradizionali numeri operistici semplificando i personaggi e sistemando la trama, per renderla più concisa ed efficace a rappresentare quell’ “amor violento” senza il quale i soggetti, secondo Donizetti, sono freddi e che ben si addice al contesto scenico e musicale dell’opera romantica in stile gotico. Lucia di Lammermoor ha quindi rivoluzionato il gusto dello spettatore ottocentesco e ne ha turbato l’animo, con il suo finale tragico per nulla scontato, con la scena conclusiva affidata al tenore e non alla primadonna ed il suicidio di lui in evidenza.
La regia di Renzo Giacchieri è in linea con lo spirito romantico e al tempo stesso profondamente drammatico dell’opera e traccia in maniera nitida le molteplici passioni che animano i protagonisti.
La fedeltà alla veridicità storica ed emozionale è l’elemento fondamentale attorno a cui ruota la vicenda. Giacchieri conosce bene l’opera, che ha messo in scena in 5 allestimenti a partire dal 1984, e ricrea sapientemente il dramma della protagonista, le nevrosi convulsive e la malattia che la consuma per l’incapacità di resistere al dolore immenso che la pervade, dando vita a una regia estremamente raffinata ed elegante.
Il cast è guidato da Andriy Yurkevych, al debutto operistico al Filarmonico; Ruth Iniesta ed Enkeleda Kamani daranno voce a Lucia a fianco di Enea Scala e Pietro Adaini nel ruolo di Sir Edgardo di Ravenswood, Alberto Gazale e Biagio Pizzuti vestiranno i panni di Lord Enrico Ashton, Simon Lim sarà Raimondo Bidebent, Enrico Zara sarà Lord Arturo Buclaw e Riccardo Rados sarà Normanno; infine Lorrie Garcia interpreterà il personaggio di Alisa.
Le repliche saranno martedì 28 gennaio alle 19:00 giovedì 30 gennaio alle 20:00 e infine domenica 2 febbraio alle 15:30. Nelle due giornate di martedì e giovedì sarà possibile rispettivamente alle 18:00 e alle 19:00, per gli studenti delle scuole primaria e secondaria, insieme a famigliari e insegnati partecipare a un prezzo ridotto, all’interno del progetto Ritorno a Teatro (Arena Young 2019-2020). I prezzi saranno di 6 euro per gli studenti e 12 per gli adulti. Prima dello spettacolo, vi sarà un preludio in cui avranno la possibilità di conoscere gli interpreti dell’opera, seguito da un aperitivo al bar del Teatro. L’iniziativa è su prenotazione scrivendo a [email protected] .
La biglietteria apre due ore prima dello spettacolo ma è possibile anche la prevendita online su www.geticket.it. I prezzi sono a partire da 30 euro.
Per maggiori informazioni: www.arena.it.