
Il Capo della Protezione Civile Angelo Borrelli ha firmato una nota contenente le indicazioni relative alle prime misure di sostegno per le famiglie e le attività economiche e produttive colpite dall’eccezionale ondata di maltempo di ottobre e novembre. I territori interessati sono: Calabria, Emilia-Romagna, Friuli Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Toscana, Sardegna, Siciliana, Veneto e delle Province autonome di Trento e Bolzano.
La nota – si legge sul portale istituzionale del Dipartimento – precisa criteri e modalità per procedere alla stima delle risorse necessarie alle prime misure di immediato sostegno al tessuto economico e sociale”. È previsto un contributo una tantum nel limite massimo di 5.000 euro per consentire il rientro nell’abitazione principale e, nel limite di 20.000 euro, per l’immediata ripresa delle attività economiche e produttive.
Tre i criteri principali per l’accesso al contributo
Il nesso di causalità diretto tra i danni subiti e gli eventi meteorologici che hanno determinato lo stato di emergenza. La presentazione da parte dei beneficiari delle attestazioni relative alle spese sostenute (come fatture e ricevute fiscali). La condizione che l’abitazione o l’attività economica danneggiate fossero in regola dal punto di vista urbanistico e autorizzativo.
Nuclei familiari
Per garantire “il ripristino dell’integrità funzionale” e di conseguenza il rientro nell’abitazione, gli interventi considerati ammissibili per i nuclei familiari con abitazioni danneggiate dal maltempo riguardano: elementi strutturali, finiture e rivestimenti, serramenti, impianti di riscaldamento, idrico-fognario ed elettrico, sanitari, ascensori, arredi della camera da letto e della cucina, inclusi gli elettrodomestici. “Nel caso di abitazione in affitto, la domanda può essere presentata dall’inquilino allegando autorizzazione al ripristino dell’immobile da parte del proprietario”.
Attività economiche e produttive
Per quanto riguarda il contributo relativo all’immediata ripresa delle attività economiche e produttive gli interventi considerati ammissibili sono quelle relative al ripristino di: elementi strutturali, finiture e rivestimenti, serramenti, impianti di riscaldamento, idrico-fognario ed elettrico, citofonico, di allarme e di rete dati LAN, sanitari, ascensori e arredi dei locali ristoro per il personale, inclusi gli elettrodomestici. Laddove gli interventi non siano sufficienti – si legge sul sito del Dipartimento della Protezione Civile – “una parte del contributo può essere riconosciuto per il noleggio di prefabbricati o per l’affitto di locali idonei alla ripresa dell’attività produttiva. Sono inoltre ammissibili il ripristino dei macchinari e delle attrezzature danneggiati e l’acquisto di materie prime, semilavorati o prodotti danneggiati o distrutti”.