Raccontare il Maradona calciatore, quello che lui è stato per il calcio mondiale e anche cosa ha rappresentato per Napoli e per la sua adorata Argentina. “Maradò. Viaggio emozionale nella Napoli di Maradona” è il libro di Anna Copertino edito da Homo Scrivens.

LEGGI ANCHE: “Un giorno per la memoria”, le vittime innocenti di criminalità nell’antologia curata da Anna Copertino
Il 20 gennaio arriva in libreria e su tutti gli store digitali “Maradò”, il viaggio emozionale raccolto con le testimonianze di chi ha conosciuto il campione, ma anche di chi invece lo ha percepito nelle sensazioni provate, e curato dalla giornalista Anna Copertino, edito da Homo Scrivens.
Una raccolta di pensieri, dediche, racconti di addetti ai lavori e semplici tifosi, con la prefazione di Maurizio De Giovanni.
Un libro che scotta perché fatto di passione umana e calcistica, perché coinvolge la città di Napoli, i tifosi, quelli che hanno amato Diego Armando Maradona, quelli che lo hanno visto come scheggia impazzita di un mondo pallonaro che non era soltanto sport, ma anche rivalsa, riscatto sociale, voglia di gioire, perché no anche voglia di dimenticare le bruttezze della vita.
Maradona ha rappresentato il senso di appartenenza di un popolo sempre sottomesso, sempre alla ricerca di sprazzi di gloria. Diego, in sette anni di Napoli, si è dato con tutto se stesso per la squadra di calcio, e ha ricamato e regalato non solo prodezze calcistiche, ma anche sentimenti di amore eterno, sensazioni difficili da spiegare con poche parole, felicità pura.
E chi regala la gioia merita di andare in paradiso, non solo il centro Paradiso a Soccavo, regno degli allenamenti suoi e dell’allora dirigenza della società di calcio, ma proprio il Paradiso dell’Eterno. Nonostante lui non sia stato uno stinco di santo nella sua parabola umana e privata.
Ma l’obiettivo di questo viaggio emozionale, di questa raccolta di perle divenute parole, è quello di raccontare il Maradona calciatore, quello che lui è stato per il calcio mondiale e anche cosa ha rappresentato per Napoli e per la sua adorata Argentina.
Tutti coloro che fanno parte di questi racconti hanno voluto raccontare il “loro” Diego Maradona, come lo hanno visto e vissuto attraverso i brividi sulla pelle, un incontro casuale, un incontro privato e personale, un rapporto professionale.
‘Maradò’ è una raccolta di scintille d’affetto e riconoscenza.
Il merito della collega Anna Copertino è stato quello di intuire che c’era bisogno, non dell’ennesimo libro sul Maradona pubblico e privato, ma di un qualcosa di diverso che gli rendesse onore, senza filtri, senza supponenza, di un racconto di pancia, vero e viscerale, perché lui era solo un ragazzino venuto dal barrios di Lanus, estrema periferia di Buenos Aires, che rincorreva felice un pallone.