L’amarcord “Il nostro Totò” su Rai Due va in onda domenica sera alle ore 23:30. Arbore e Frassica i conduttori dello show in cui compaiono tantissimi volti famosi che hanno parlato del grande artista napoletano scomparso 50 anni fa il 15 aprile 1967. Da Carlo Croccolo a Isa Barzizza, a Massimiliano Gallo, Maurizio Casagrande, Fausto Cigliano, il “totologo” Ennio Bispuri, si sono riuniti nel centro di produzione Rai di Napoli per parlare di Totò e di come loro vedono la sua arte, il tutto condotto da Serena Rossi. L’amarcord “Il nostro Totò” è stato organizzato con la Regione Campania e la fondazione Campania festival. Nella sua testimonianza Nino Frassica ha detto che dal grande attore lui ha imparato l’arte della “cattiveria nella comicità”, perché i difetti fanno ridere mentre i pregi fanno piangere. Teddy Reno a 91 anni da una nuova sua versione della canzone “Malafemmina”, che lui cantò nel celebre film “Totò, Peppino e la malafemmina”. C’è la testimonianza straordinaria di Isa Barzizza, 88 anni di eleganza, che racconta il suo Totò e dice che lui aveva dei grandissimi tempi comici ed una squisita gentilezza. Ogni artista intervenuto allo show “Il nostro Totò” ha raccontato il proprio Totò, come loro lo hanno vissuto, assorbito e fatto proprio, perché si sa Totò è e resterà sempre di tutti perché questa è la caratteristica dei grandi. Anche il “totologo” Ennio Bispuri ha raccontato come lui vede l’arte di Totò e come il grande artista viene visto all’estero e di come anche sia poi difficile doppiarlo in altre lingue senza bruciarne le sfumature. C’è naturalmente la testimonianza della nipote del grande Totò Elena Anticoli De Curtis, figlia della unica figlia di Totò Liliana De Curtis, che ha raccolto tutta l’eredità artistica del celebre nonno e in questa testimonianza ha mostrato la mitica bombetta di Totò e la laurea Honoris Causa alla memoria ricevuta dalla Federico II. In “Il nostro Totò” ci sono anche le testimonianze video di Fiorello, Paolo Villaggio, Paolo Sorrentino, Paolo Virzì, Giuseppe Tornatore, Roberto Benigni, Carlo Verdone. Un bell’amarcord che però meritava altra fascia oraria.