Olita, “Nebbia”

Olita nei suoi brani mette anima e corpo, raccontando esperienze in cui ognuno di noi può rispecchiarsi. “Nebbia” è una storia d’amore ormai finita ma che senza motivo continua ad essere portata avanti.

Olita, “Nebbia”

Comunicato – Il 19 febbraio è uscito “Nebbia”, il terzo singolo del cantautore Olita. Nel 2020 il cantante ha trovato la sua forma di espressione migliore nella musica indie. I suoi brani raccontano di riflessioni e tormenti interiori, tutte storie tratte dalla sua vita.

“Nebbia” si muove in un sound indie pop che strizza l’occhio al cantautorato italiano classico. Le influenze di De Andrè, Dalla e De Gregori si sentono molto forti. Il talento di Olita è proprio questo: mescolare il buon moderno indie con il cantautorato classico italiano. Il risultato di questo mix è un sound fresco, avvolgente e che non ha niente da invidiare ai numeri uno delle classifiche
italiane.

Olita nei suoi brani mette anima e corpo, raccontando esperienze in cui ognuno di noi può rispecchiarsi. “Nebbia” racconta di una storia d’amore ormai finita ma che senza motivo continua ad essere portata avanti.

«”Ora è nebbia e non Ci vedo più”, uso “Ci” con un doppio significato: non ci vedo più perché c’è nebbia e non si vede la strada che si sta
percorrendo e non Ci vedo più, non vedo più noi due in questa vita. Nella seconda parte della seconda strofa c’è un barlume di speranza e di passione, mi piace sempre pensare che in qualcosa che finisce o che è finito ci sia una scintilla che possa riaccendere un incendio, e in questo caso è una battuta che libera un sorriso sul viso di lei e sembra che “si accende il mondo”. Nebbia è una canzone tenera e tormentata allo stesso tempo, una delle mie preferite e una delle Mie che preferisco. Parla come me e di me, anche se la storia che racconta non è la mia», così Olita descrive il proprio brano.

Olita, nome d’arte di Marco Olita, nasce a Castrovillari (CS) il 9 Settembre 1987. Calabrese di nascita, romano d’adozione. Inizia gli studi musicali nel 2002, partendo da scuole private romane come la storica Cherubini e la Pensagramma, finché non approda al Saint Louise College School of Music. Successivamente, continua da autodidatta e comincia a comporre in italiano e in inglese. In questo periodo incontra una figura che si rivelerà importante per la carriera di Marco: Gabriele Roia, oggi bassista di Gazzelle e Réclame. Grazie a Gabriele Marco si mette in gioco e crea la sua Marco Olita Band. Il gruppo è formato inizialmente da i tre fratelli Roia e Alessandro Pollio alle tastiere. Successivamente entrerà nel gruppo anche Danilo Ombres come batterista. Il progetto si conclude quando Marco decide trasferirsi in Belgio per un certo periodo. La voglia di tornare a casa è forte. Gabrielle Roia spinge il cantautore verso una nuova direzione: l’indie. In questa forma musicale Marco trova la sua dimensione. Nel 2020 torna alla conquista dell’Italia e pubblica i suoi primi due singoli sotto il nome di Olita: “Vuoi Vedere” e “Forse No”.

Link: Spotify.