La nuova produzione di Rai Uno “Di padre in figlia” andrà in onda dal 18 aprile alle ore 21:20 ed è incentrata sulla storia di una famiglia di imprenditori. La fiction è interpretata da Cristiana Capotondi, Alessio Boni, Alessandro Roja, Francesca Cavallin, Stefania Rocca, con la regia di Riccardo Milani ed è stata girata a Bassano del Grappa ambientata negli anni che vanno dal 1958 al 1985. La produzione è di Bibi Ballandi e Rai Fiction. “Di padre in figlia” è la saga di una famiglia italiana, dai patriarchi alle femministe in una Italia in piena trasformazione sociale ed è in quattro puntate. Un affresco ambizioso, trent’anni di storia italiana, la fine del patriarcato, le lotte femministe, il tutto visto dal profondo nord italiano, Bassano del Grappa, luogo traino per lo sviluppo economico del Paese, che in questa fiction la vede scenario di una grande rivoluzione sociale: la trasformazione dei rapporti familiari che porta poi all’emancipazione femminile. Una fiction quindi che tratta argomenti importanti attraverso la saga di una famiglia di provincia, dove tutto viene amplificato e diventa specchio della società. La sceneggiatura è di Giulia Calenda, Francesca Marciano, Velia Santella, tre donne che hanno ben saputo esprimere i sentimenti contrastanti e le lotte femministe di quegli anni. Cristina Comencini è l’autrice del soggetto da cui è stata tratta la sceneggiatura. Riccardo Milani ha inserito anche immagini di repertorio per scandire la storia della fiction che, nel rapporto tra genitori e figli, racconta la trasformazione della società italiana. “Di padre in figlia” è il racconto di una evoluzione sociale, economica, culturale e sessuale dei rapporti tra uomini e donne. Una fiction coraggiosa che permette una acuta riflessione su ciò che si è diventati ora e su come la società si trasforma di decennio in decennio. Rai Fiction è anche educazione sociale e questa storia raccontata lo conferma.