Pompei, rinvenuto il Termopolio della Regio V

A Pompei riaffiora intatto il Termopolio della Regio V. Alla luce anche altre pregevoli scene di nature morte.

di Elisabetta Corsi

Pompei, Termopolio della Regio V

L’antica città di Pompei rivela sempre nuovi tesori, l’ultima scoperta riguarda l’affioramento per intero del Termopolio della Regio V, una delle tavole calde di Pompei, con l’immagine della Nereide a cavallo, con ricche decorazioni di nature morte, rinvenimenti di resti alimentari, ossa di animali e di vittime dell’eruzione.

Il locale si trova all’incrocio tra il vicolo delle Nozze d’argento e il vicolo dei Balconi. Le decorazioni del bancone, le prime emerse dallo scavo, presentano l’immagine di una Nereide a cavallo in ambiente marino, e nel lato più corto l’illustrazione, probabilmente della bottega stessa alla stregua di un’insegna commerciale.

Sono emerse, in questa nuova fase dello scavo, sul bancone riportato alla luce altre pregevoli scene di nature morte, con rappresentazioni di animali, probabilmente macellati e venduti nel locale. Frammenti ossei, pertinenti gli stessi animali, sono stati rinvenuti all’interno di recipienti ricavati nello spessore del bancone contenenti cibi destinati alla vendita.

Come le due anatre germane esposte a testa in giù, un gallo e un cane al guinzaglio, quasi un monito alla maniera del famoso Cave Canem.

Una sbeffeggiante iscrizione graffita “Nicia cineadecacator” si legge sulla cornice che racchiude il dipinto del cane: Nicia (probabilmente un liberto) Cacatore, invertito! Probabilmente qualcuno che aveva voluto prendere in giro il proprietario o qualcuno che lavorava nel Termopolio.

Con un lavoro di squadra, che ha richiesto norme legislative e qualità delle persone, oggi Pompei è indicata nel mondo come un esempio di tutela e gestione, tornando a essere uno dei luoghi più visitati in Italia in cui si fa ricerca, si continua a scavare e si fanno scoperte straordinarie come questa”. così il Ministro per i beni e per le attività culturali e per il turismo, Dario Franceschini, ha commentato le nuove scoperte della Regio V negli scavi di Pompei.

Pompei, Termopolio della Regio V

Oltre a trattarsi di una ulteriore testimonianza della vita quotidiana a Pompei, le possibilità di analisi di questo Termopolio sono eccezionali, perché per la prima volta si è scavato un simile ambiente per intero ed è stato possibile condurre tutte le analisi che le tecnologie odierne consentono. – dichiara Massimo Osanna, Direttore Generale ad interim del Parco archeologico di Pompei –I materiali rinvenuti  sono stati, infatti, scavati e studiati sotto ogni aspetto da un team interdisciplinare composto da: antropologo fisico, archeologo, archeobotanico, archeozoologo, geologo, vulcanologo. I materiali saranno ulteriormente analizzati in  laboratorio e in particolari i resti rinvenuti nei dolia (contenitori in terracotta) del bancone, rappresenteranno dei  dati eccezionali per capire cosa veniva venduto e quale era la dieta alimentare”.

Un altro dato interessante è il rinvenimento di ossa umane, ritrovate, sconvolte a causa del passaggio di cunicoli realizzati nel seicento da scavatori clandestini in cerca di oggetti preziosi. Alcune riguardano un individuo di almeno 50 anni, che al momento dell’arrivo della corrente piroclastica era posizionato su un letto o una branda, come testimoniano il vano per l’alloggiamento del giaciglio e una serie di chiodi e residui di legno rinvenuti sotto al corpo.Altre ossa, sono di un individuo non ancora identificato, rinvenute sotto un dolio.

Nel Termopolio è stato rinvenuto anche diverso materiale da dispensa e da trasporto: nove anfore, una patera di bronzo, due fiasche, un’olla di ceramica comune da mensa. I termofori, dove si servivano bevande e cibi caldi, conservati in grandi dolia (giare) incassati nel bancone in muratura, erano molto diffusi nel mondo romano, dove era abitudine consumare il prandium (il pasto) fuori casa. Nella sola Pompei se ne contano una ottantina.

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www.pompeiisites.org