Primavera: tempo di allergia ai pollini, i consigli del ministero della salute

Lacrimazione, starnutazione, tosse, asma e in alcuni casi anche congiuntivite e stanchezza con l’arrivo della primavera e la conseguente fioritura delle piante attaccano le persone affette da allergia ai pollini o pollinosi. Le allergie respiratorie – si legge sul sito del Ministero della Sanità – rappresentano la forma più diffusa di allergie in Europa e nel mondo. Inoltre, la diffusione delle malattie allergiche sta aumentando in Europa e, anche a causa del cambiamento climatico, non e più limitata a stagioni o ambienti specifici.

I Consigli utili dal sito del Ministero della Salute

In presenza di sintomatologia che possa far sospettare un’allergia respiratoria, la prima cosa da fare è rivolgersi al medico curante e/o allo specialista per la corretta diagnosi e l’identificazione dell’allergene (o degli allergeni) a cui si è sensibilizzati, per stabilire un corretto programma preventivo-terapeutico da mettere in atto prima dell’inizio della stagione pollinica. A scopo preventivo possono essere anche consigliati, quando è possibile, brevi soggiorni in clima marino durante il periodo della pollinazione, dato che al mare la concentrazione atmosferica dei pollini è relativamente bassa. Inoltre la persona con diagnosi di pollinosi dovrebbe osservare le seguenti precauzioni generali:

1 – Consultare i calendari pollinici per conoscere il periodo di fioritura delle piante responsabili delle manifestazioni allergiche o i bollettini dei pollini per conoscere effettivamente quali e quanti pollini siano diffusi nell’aria.

2 – Durante i periodi di pollinazione evitarele uscite nelle ore di maggiore concentrazione pollinica, preferendo le uscite in prima mattina o tarda serata; le gite in campagna, soprattutto se è presente vento e, in special modo, non passeggiare nei prati dove sia stato fatto di recente il taglio dell’erba; i viaggi in macchina o in treno con i finestrini aperti. Se si viaggia in macchina, usare preferibilmente un impianto di aria condizionata, munito di filtri di aerazione anti-polline; le attività all’aperto nelle ore centrali della giornata, soprattutto nelle giornate soleggiate e ventose e respirare attraverso il naso che filtra l’aria in entrata o indossare una maschera antipolvere. Evitare inoltre le strade trafficate e le aree verdi; lavare con più frequenza i capelli, in quanto i pollini presenti nell’aria possono finire tra i capelli e poi depositarsi sul cuscino durante il sonno.

3 – Fare attenzione agli eventi temporaleschi.

4 – In casa tenere chiuse le finestre durante le ore centrali della giornata.

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