Procida è la Capitale Italiana della Cultura per il 2022. Per l’anno in corso, causa emergenza Covid-19, il Premio è stato riassegnato alla Città di Parma. Franceschini: “Viva Procida”. Ambrosino: “Una metafora di tanti luoghi”.
Procida è stata proclamata Capitale della Cultura per l’anno 2022, battendo le altre città finaliste cioè Ancona, Bari, Cerveteri, L’Aquila, Pieve di Soligo, Taranto, Trapani, Verbania e Volterra.
Alla cerimonia ha partecipato anche il Ministro dei Beni Culturali, Dario Franceschini che ha dichiarato: “Viva Procida che ci accompagnerà nell’anno della ripartenza e della rinascita”. “Oggi la designazione della Capitale italiana della cultura 2022 – ha continuato il Ministro – è un segnale per guardare al futuro. È un anno complicato per tutti, stiamo cercando di sostenere in ogni modo le attività culturali e turistiche e la designazione di oggi della capitale italiana della cultura per il 2022 è un segnale per il futuro, per la ripresa. Nel 2022 saremo tornati alla normalità e la cultura e il turismo torneranno importanti e fortissimi come lo erano prima della pandemia. L’ideazione della capitale italiana della cultura che risale al 2014, determina un percorso di valorizzazione di tutte le città al di là della vincitrice, mettendo in moto un meccanismo virtuoso e attrattivo. Raccolgo l’invito del Presidente Baia Curioni di trovare anche un meccanismo per premiare non soltanto la città vincitrice ma anche le nove finaliste”, ha concluso Franceschini.
“Procida può essere considerata una metafora di tanti luoghi, di tante amministrazioni, di tante comunità che hanno riscoperto l’entusiasmo e l’orgoglio del loro territorio e che con questo titolo vogliono costruire un riscatto importate per le proprie terre”. Così il sindaco di Procida, Raimondo Ambrosino.
La motivazione che ha scelto la Commissione per l’assegnazione del titolo è: il contesto di sostegni locali e regionali, pubblici e privati, ben strutturato; la dimensione patrimoniale e paesaggistica del luogo che è straordinaria, la dimensione laboratoriale che comprende aspetti sociali di diffusione tecnologica che è importante per tutte le isole tirreniche, ma è rilevante per le realtà delle piccole isole mediterranee. Significativa anche la valutazione del progetto, che potrebbe determinare grazie alla combinazione di questi fattori un’autentica discontinuità nel territorio e rappresentare un modello per i processi sostenibili di sviluppo a base culturale delle realtà isolane e costiere del Paese. Il progetto è inoltre capace di trasmettere un messaggio poetico, una visione della cultura che dalla piccola realtà dell’isola si estende come un augurio per tutti noi, al Paese nei mesi che ci attendono.
Il titolo di capitale italiana della cultura è stato istituito nel 2014 ed è tradizionalmente di durata annuale, il riconoscimento è stato fin ora detenuto dalle città di Cagliari, Lecce, Perugia, Ravenna e Siena che hanno condiviso l’esperienza nell’edizione d’esordio, Mantova (2016), Pistoia (2017) e da Palermo (2018). Non assegnato nel 2019, anno in cui Matera è stata Capitale europea della cultura, è stato attribuito a Parma per il 2020 poi esteso anche al 2021 a causa dell’emergenza sanitaria. Per il 2023 saranno Bergamo e Brescia a condividere questo titolo, una scelta voluta dal parlamento a favore dei territori duramente colpiti dalla prima fase emergenziale.
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Per maggiori informazioni: www.beniculturali.it, www.scabec.it, www.comune.procida.na.it.