Libertà e contentezza. “Rainbow Tempo” è il secondo singolo di Simone Galassi

“Rainbow Tempo” è il secondo singolo di Simone Galassi. Il brano racchiude la filosofia del suo primo disco – nostalgia, romanticismo e primordialità – in uscita quest’anno. 

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Simone Galassi

Quel momento della nostra vita in cui la voglia di vivere, sperare e sognare supera preoccupazioni e paura. “Rainbow Tempo” è il secondo singolo di Simone Galassi che anticipa e presenta tutta la filosofia del primo disco di in uscita quest’anno. 

 

  • Ciao Simone. Benvenuto su Ragguagliami. “Rainbow Tempo” è un inno alla vita. Come è nato e qual è il messaggio?

È nato da un momento di sconforto durante uno dei vari lockdown. Ho trovato conforto nel sound che di base ha creato questa canzone e che è nato per caso poggiando le mani sul piano proprio quando pensavo di andarmene a letto. Passo dopo passo, la costruzione armonica ha generato una forte emozione di libertà e contentezza, ho iniziato a cantare sul brano come un bambino e “rainbow tempo“ furono le prime parole che vennero fuori. In quanto al messaggio, credo che possa essere lasciato all’interpretazione di ognuno essendo quelle parole per tutti.

  • Come facciamo a trovare il nostro rainbow tempo quando tutto ci rema contro?

Quando tutto ci rema contro? La corrente va sempre in un’unica direzione, quand’è che possiamo capire se siamo noi a remare nella direzione sbagliata? Forse è solo ponendoci nella maniera più naturale possibile verso il momento presente che tutti collettivamente possiamo arrivare a percepire quel “rainbow tempo” che comunque è sempre lì dentro di noi.

  • Qual è la stretta interpretazione de “la musica rimane mentre il tempo ci cambia”?

È già scritta lì!!

  • “Rainbow Tempo” racchiude la filosofia del tuo primo disco. Cosa dobbiamo aspettarci da questo album che canta e suona di sentimenti: nostalgia e suono romantico?

Dovreste aspettarvi un disco che sicuramente poggia su sentimenti di nostalgia, romanticismo e primordialità specialmente nelle costruzioni ritmiche, motivo per cui le canzoni spingono al movimento corporeo, ma servendosi sempre di un preciso focal emotivo sul quale poter poggiare un ballo piuttosto che un pugno sul muro.

2 Rainbow Tempo Simone Galassi
“Rainbow Tempo”, Simone Galassi

Il viaggio di Simone Galassi inizia ad Avezzano, la sua terra natale. Qui, curioso e sensibile, si lascia affascinare dai musicisti che suonano nel pub di suo padre e che indirizzano il suo percorso verso la scoperta di una delle arti più belle e profonde: la musica.

Nel 2000 si trasferisce con la famiglia a Livorno dove scopre la musica punk. Fonda la sua prima band i Sixteen riuscendo ad emergere sia nella scena cittadina che sul territorio nazionale. Un po’ come il vento del nord del film “Chocolat” anche Simone sentiva il richiamo verso altre terre, verso altri mondi da scoprire. Si trasferisce a Londra dove diventa un artista di strada sperimentando altri generi musicali come il folk.

La sete di curiosità non si placa mai. Simone è un artista che ama mettersi in gioco, cambiare e crescere. Vola così nell’assolata Australia, a Melbourne, dove frequenta sia la scena musicale che quella della moda. Dopo aver assimilato tutto quello che la città poteva offrire, torna in Italia.

“Mi sono fermato; ho riflettuto e ho iniziato a viaggiare con la mente, a scovare ogni sensazione o ricordo che credevo dovesse diventare un suono. Ho iniziato a provare nuove formule in maniera compulsiva fino a che l’esperimento è riuscito”, racconta il cantautore.

Quando il viaggio fisico si è fermato, la creatività e la fantasia di Simone hanno incominciato a volare. E’ nato così il suo progetto da solista e la collaborazione con il produttore Luca Bossi. Il 26 dicembre 2021 esce il suo primo singolo ufficiale “Una notte a St. Michel”. Il 14 febbraio 2022, proprio per il giorno di San Valentino, Simone pubblicherà il suo secondo singolo Rainbow Tempo”.

“Sarò sincero, scrivo canzoni per affrontare e interpretare la realtà che mi e ci circonda, qualcosa che condivido costantemente con tutti voi, anche quelli che non conosco”.