Si può chiedere la sostituzione della scheda. Gli elettori elettori positivi al Covid-19 possono votare a casa o in ospedale. Per l’accesso al seggio è obbligatorio indossare la mascherina e igienizzare le mani. Non è previsto un quorum di validità.
“Approvate il testo della legge costituzionale concernente «Modifiche agli articoli 56, 57 e 59 della Costituzione in materia di riduzione del numero dei parlamentari», approvato dal Parlamento e pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n.240 del 12 ottobre 2019?”.
È questo il quesito stampato sulle schede del referendum costituzionale confermativo relativo alla riduzione del numero dei parlamentari di domenica 20 settembre 2020 con seggi aperti dalle ore 07:00 alle ore 23:00 e di lunedì 21 settembre 2020 con seggi aperti dalle ore 07:00 alle ore 15:00.
51.559.898 elettori – secondo l’ultima rilevazione – chiamati alle urne per approvare o per respingere la legge costituzionale che prevede la riduzione del numero dei parlamentari da 630 a 400 deputati e da 315 a 200 senatori elettivi.
Per il referendum confermativo – a differenza di quello abrogativo – non è previsto un quorum di validità. L’esito è valido indipendentemente dalla percentuale di partecipazione dei cittadini-elettori.
Per votare è necessario presentare un documento di identità e la tessera elettorale. La tessera, se persa o senza più spazi per la certificazione del voto, si può rinnovare presso l’ufficio elettorale del comune di residenza.
Se l’elettore si rende conto di aver sbagliato a votare può chiedere la sostituzione della scheda – per esprimere un nuovo voto – al presidente del seggio.
Gli elettori elettori positivi al Covid-19 che sono sottoposti a trattamento domiciliare, quarantena o isolamento fiduciario presso la propria abitazione possono votare facendo pervenire al sindaco del comune nelle cui liste sono iscritti, in un periodo compreso tra il 10° e il 5° giorno antecedente quello della votazione: una dichiarazione attestante la volontà di esprimere il voto presso il proprio domicilio recante l’indirizzo completo di questo e un certificato rilasciato dal funzionario medico designato dalla ASL, in data non anteriore al 14° giorno antecedente la data della votazione, che attesti l’esistenza delle condizioni predette.
Possono votare anche gli elettori ricoverati nei reparti Covid-19 delle strutture sanitarie “purché le strutture che li ospitano abbiano almeno 100 posti-letto. Se invece sono ricoverati in strutture con meno di 100 posti letto, il loro voto viene raccolto da appositi seggi speciali”.
Sempre per quanto riguarda l’emergenza Covid-19, nel protocollo sanitario e di sicurezza per lo svolgimento delle consultazioni elettorali e referendarie del 2020 si legge che “è rimessa alla responsabilità di ciascun elettore il rispetto di alcune regole basilari di prevenzione”. Evitare di recarsi al seggio in caso di sintomatologia respiratoria o temperatura corporea superiore a 37.5°; non essere stati in quarantena o isolamento domiciliare negli ultimi 14 giorni; non essere stati a contatto con persone positive sempre negli ultimi 14 giorni. “Per tali ragioni il Comitato Tecnico Scientifico non ritiene necessaria la misurazione corporea durante l’accesso ai seggi”.
Per accedere ai seggi è obbligatorio l’uso della mascherina, igienizzare le mani con gel idroalcolico messo a disposizione in prossimità della porta.
A questo link le FAQ sul portale istituzionale del Ministero dell’Interno.