Le ragioni per il “No” al referendum costituzionale dell’on. Simone Baldelli (FI)

Per il fronte del “No” al referendum costituzionale abbiamo dialogato con l’On. Simone Baldelli deputato di Forza Italia già vice presidente della Camera e attuale membro della Commissione Trasporti, Poste e Telecomunicazioni e della Giunta per il Regolamento di Palazzo Montecitorio. 

di Elisabetta Corsi

On. Simone Baldelli (FI) www.simonebaldelli.it

Il 20 e il 21 settembre 2020, gli italiani saranno chiamati a decidere tramite referendum se intendono ridurre i parlamentari o meno. Con la riforma si passerebbe da 630 deputati a 400 ed da 315 senatori a 200.

A tal proposito, Ragguagliami ha intervistato l’Onorevole Simone Baldelli di Forza Italia, già vice presidente della Camera, autore di un libro ora disponibile in ebook, a breve in uscita nelle librerie dal titolo Il coraggio di dire no al taglio della nostra democrazia” edito da Rubbettino e tra i più fervidi sostenitori delle ragioni del No.

– Onorevole Baldelli, da dove inizia la sua battaglia per il No?

Ho lanciato l’hashtag #iovotono dopo aver fatto un piccolo sondaggio su Twitter. Ma si tratta di diversi mesi fa. Eravamo davvero quattro gatti. Oggi la marea di #iovotono sta salendo sui social e anche nel paese. Io non sono uno che va molto in TV e che investe risorse sui social. Eppure quando ho scritto il tweet in cui chiedevo di mandare in tendenza #iovotono ho avuto mille retweet in un giorno. Li ho capito che qualcosa di grande si era innescato anche grazie al contributo fondamentale di tanti cittadini singoli o organizzati in associazioni e gruppi, che si sono messi generosamente e gratuitamente al servizio di questa battaglia giusta.

Come mai è contrario a questa riforma?

Sono contrario a questa riforma perché per spiegarla con il linguaggio di chi l’ha proposta, non è la battaglia dei cittadini contro la Casta ma quella della Casta contro il diritto dei cittadini di essere rappresentati adeguatamente. In cambio di un risparmio ridicolo, che non basterebbe a finanziare il bonus monopattini per un anno, si rischia di far funzionare molto peggio di ora il nostro parlamento. Oggi i cittadini hanno l’occasione per ribaltare il voto del palazzo.

– È vero che abbiamo più parlamentari rispetto agli altri paesi europei?

Questa storia dei parlamentari italiani più numerosi che nel resto d’Europa è una balla colossale raccontata dai grillini per fare propaganda, basta studiare per capire che non è così. Il problema è che saremo l’ultimo paese d’Europa se passerà questa riforma scriteriata.

– Crede davvero a una riduzione della democrazia per i cittadini con questa riforma?

Io farei una riforma in cui i cittadini possono scegliere da chi essere governati così come accade per sindaci e presidenti di regione. Il numero dei parlamentari è un dettaglio inutile.

– Se invece di un taglio dei parlamentari, si dimezzassero semplicemente gli stipendi che ne pensa?

L’unico ad aver tagliato lo stipendio dei parlamentari è stato Berlusconi e non mi pare che abbia ottenuto la gratitudine o il voto di quelli che oggi si riempiono la bocca di questo tema. L’antipolitica è un mostro ingrato che ha sempre fame.