Al Museo di Roma in Trastevere apre la mostra “Roma” di Massimo Siragusa fino al 10 gennaio 2021, curata da Giovanna Calvenzi che attraverso 100 foto a colori, racconta la periferia di Roma e le sue molteplici contraddizioni.

Un viaggio nelle periferie romane, narrate attraverso lo sguardo attento della sua macchina fotografica: quasi un documentario, con paesaggi in cui reperti del passato e dell’antico splendore di Roma coesistono con le palazzine degli anni Sessanta, con le strade trasformate in parcheggi e con la costruzioni abusive.
Massimo Siragusa, vincitore di quattro World Press Photo ha scelto come soggetto una Roma meno riconoscibile e come lui stesso spiega, una Roma nascosta ed estranea ai flussi turistici. Un’area abitata e vissuta da oltre la metà dei cittadini romani. Una città caotica con i suoi cancelli, ringhiere, muri, alberi, reperti archeologici, auto, che si fondono in un caos visivo straordinario e unico. È la periferia. Anzi, le periferie. Diverse tra loro ma accomunate tutte dalla stessa anarchia visiva e architettonica.
Nel suo lavoro che è durato per oltre due anni lungo il perimetro della città, l’artista ha cercato relazioni, passaggi, dialoghi, quasi a volere tentare di mettere in ordine il caos della realtà.
Giovanna Calvenzi, la curatrice della mostra, sottolinea come le periferie raccontate dall’artista non hanno bisogno di nomi, ma si inseguono tra di loro, diverse e uguali. Le periferie di Massimo Siragusa sono il limite, i margini di una metropoli che può espandersi o implodere, che soprattutto nei decenni a ridosso del dopoguerra è andata incontro a un’espansione incontrollata, incurante del rispetto delle cromie storiche o degli spazi altrui. Roma si riconosce ogni tanto dalle emergenze di statue o capitelli, “segnali” che ci ricordano che potremmo essere altrove.
La mostra è una selezione dei lavori raccolti nel volume “Roma” edito da Postcart Edizioni che uscirà nel mese di ottobre 2020 che contiene una sceneggiatura inedita di Ugo Gregoretti, testi di Marco Maria Sambo, Giovanna Calvenzi e un racconto di Tommaso Giagni.
Il prezzo della mostra comprensivo di ingresso al Museo è per i non residenti di 8.50 intero e 7.50 ridotto mentre per i residenti 7.50 intero e 6.50 ridotto. Per i possessori di MIC Card l’ingresso è gratuito.
Per maggiori informazioni: www.museodiromaintrastevere.it