Ryanair, non finiscono i disagi causati dalle cancellazioni obbligate

di Clara Macheda

Sembra non essere ancora terminato il periodo di crisi di Ryanair. Dopo la prima tranche di cancellazioni che ha coinvolto più di 2000 voli programmati entro la fine di ottobre 2017, poche ore fa la compagnia low cost ha prorogato le cancellazioni fino addirittura a marzo 2018.

Secondo recenti dichiarazioni le ulteriori defezioni sarebbero dovute all’abbassamento degli standard di puntualità dovuti ad un insieme di concause quali maltempo, scioperi e ferie dell’equipaggio.

La Irish Aviation authority impone lo smaltimento del monte ore ferie

Lo snodo delle ferie ha in particolar modo esposto Ryanair a notevoli pressioni poiché la Irish Aviation authority ha imposto alla compagnia di adeguare il suo anno lavorativo al calendario gregoriano e non più a quello adottato in precedenza e che andava dal 1 aprile al 31 marzo dell’anno successivo.

Per questo motivo la compagnia low cost si è trovata a dover fronteggiare un monte ore di ferie da smaltire in 9 mesi invece dei 12 canonici, il che ha reso pressoché impossibile lo svolgimento regolare dei servizi aerei.

Non è bastato il bonus straordinario di 12 mila euro offerti ai piloti disposti a rinunciare alle ferie per tamponare i disagi degli utenti che hanno manifestato le proprie rimostranze in maniera piuttosto vigorosa su tutti i social media.

La scure è tornata ad abbattersi sugli aficionados di Ryanair proprio nella giornata di ieri quando è giunta l’ennesima comunicazione ufficiale che riportava come si fosse resa necessaria la cancellazione di ulteriori tratte giornaliere (40-50). Come risultato i circa 400 mila passeggeri che hanno ricevuto la email ufficiale della compagnia dovranno riorganizzare i propri programmi di viaggio.

La tutela del viaggiatore

Tutti i viaggiatori penalizzati dalle defezioni della compagnia irlandese potranno far valere le regole di compensazione imposte dall’UE per i voli annullati richiedendo un rimborso che varia tra i 250 € per i voli a breve raggio, fino ai 600€ per le lunghe tratte, oppure la sostituzione del biglietto.

Discorso a parte per le dilazioni di volo dovute alla compagnia che vengono risarcite da 200 a 600 € in base all’entità del ritardo.

Insomma, un duro colpo per Ryanair che potrebbe dover rimborsare addirittura 20 milioni di euro.

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