Sara Piccolo, Frenesia. –
“Frenesia” di Sara Piccolo non parla soltanto di movimento, ma anche della paura di legarsi che spesso lo attiva, come a creare un vortice in un mix di country e pop..

Comunicato – Tenere l’artéteca è un modo di dire tipico napoletano che si riferisce ai bambini che non riescono a star fermi, irrequieti e super vivaci. Frenesia nasce da questo detto, da questo modo di essere e fare che predilige il movimento su tutto. Da piccola mio nonno mi diceva spesso “nennè tien l’artéteca!”, così questa parola, artetéca, mi è rimasta impressa, me la sono portata dentro. Non solo perché la associo a mio nonno, ma anche perché, oltre a lui, più crescevo più mi veniva detta in forme diverse. Così ho deciso di celebrare questa artéteca non sempre comoda, con Frenesia, un brano scritto nell’estate del 2020, nel periodo in cui il Covid sembrava averci dato una tregua. Frenesia non parla soltanto di movimento, ma anche della paura di legarsi che spesso lo attiva, come a creare un vortice in un mix di country e pop.
Sara Piccolo, cantautrice partenopea, esordisce con il suo singolo Frenesia, con il quale racconta la somma delle sue influenze musicali country-folk, che vanno da Johnny Cash e Willie Nelson a Rhiannon Giddens, ispirandosi a voci come Etta James e Nina Simone. Nella sua musica i viaggi hanno un particolare ascendente, dagli anni vissuti a Dublino ha infatti subito anche l’influenza della musica folk tradizionale irlandese.