Sport, partecipazione studentesca e fondo emergenze educative. Per l’ampliamento dell’offerta formativa sono 16,7 i milioni messi a disposizione dal decreto firmato dal ministro Bussetti venerdì 16 novembre e che si aggiungono al provvedimento di 8,2 milioni dello scorso 23 luglio. “Per la prima volta – commenta il titolare del Miur – abbiamo previsto un finanziamento specifico, oltre 400.000 euro, per le proposte che sono arrivate direttamente dai territori: l’offerta formativa è migliore e più ricca solo se risponde davvero alle esigenze degli alunni e delle istituzioni scolastiche. La scuola non si governa solo da Roma: dobbiamo coinvolgere di più il personale, gli enti locali, le famiglie nel miglioramento di un sistema che appartiene a tutti e nel quale i nostri figli costruiscono il loro e il nostro futuro”.
Emergenze educative e dotazioni laboratoriali
Il fondo per le emergenze educative ammonta a 6 milioni di euro e servirà a garantire il diritto allo studio e l’ampliamento dell’offerta formativa nelle aree di disagio economico, sociale e in quelle colpite da fenomeni naturali o eventi eccezionali come i terremoti del 2016 e del 2017 e il crollo del Ponte Morandi a Genova. Il fondo per ripristinare le dotazioni laboratoriali in caso di danni imprevisti o atti vandalici ammonta a 2 milioni di euro.
Nuovi ordinamenti e nuovo Esame di Stato
Il decreto firmato dal ministro Bussetti prevede risorse anche per accompagnare il passaggio ai nuovi ordinamenti delle scuole professionali e al nuovo modello degli Esami di Stato nel secondo ciclo di istruzione. Ma anche per sostenere le innovazioni relative al curricolo digitale, il funzionamento delle consulte provinciali studentesche e dei centri provinciali per l’istruzione degli adulti e per costruire ambienti di apprendimento innovativi nella scuola dell’infanzia.