Formare docenti di sostegno esperti e qualificati nella Lis (Lingua dei segni) e favorire, così, la completa inclusione scolastica dei bambini sordi segnanti o comunque caratterizzati da deficit uditivi significativi. È questo l’obbiettivo del protocollo d’intesa firmato dal ministro Lorenzo Fontana e dal ministro Marco Bussetti alla Camera dei Deputati nel corso di una conferenza stampa alla presenza del ministro Matteo Salvini.
I percorsi formativi – si legge sul sito del Miur – saranno rivolti prioritariamente ai docenti di sostegno per sostenere l’apprendimento di base e quello avanzato e i svolgeranno su tutto il territorio nazionale tramite le scuole polo e previa pubblicazione di un avviso pubblico a cui potranno partecipare i docenti interessati. “Un comitato paritetico, composto da tre qualificati rappresentanti di ognuno dei Ministeri sottoscrittori, curerà l’attuazione delle iniziative previste dal Protocollo”. Per l’iniziativa saranno utilizzati i fondi PON per la scuola 2014-2020.
“Siamo l’unico paese che non riconosce la Lis, in sei mesi abbiamo colmato il vuoto di anni” – ha dichiarato il ministro Salvini – sottolineando che chiederà al presidente della Rai “di rendere fruibile l’emittente pubblica anche ai non udenti”.
Per il ministro Bussetti “la Lingua dei segni italiana costituisce uno strumento importante di inclusione, di pari opportunità, di accesso alla comunicazione e piena partecipazione alla vita collettiva e, in questo caso, scolastica per i nostri studenti con deficit uditivo”.
“Nello spazio di poche settimane saranno pubblicati i bandi per consentire ai docenti di partecipare alla formazione. Questa iniziativa si colloca in una strategia più ampia che, d’intesa col Miur, vuole dare sempre maggiore effettività alla normativa per l’inclusione scolastica e anche universitaria degli studenti con disabilità” ha precisato il ministro Fontana.