“Le iniziative che oggi si svolgono in tutte le province italiane a partire da Cagliari costituiscono un momento di importante riflessione sul dramma degli infortuni sul lavoro. Prevenzione e attenzione alle vittime sono i cardini di una riflessione necessaria in materia di sicurezza. Il rischio di infortunio deve essere neutralizzato al suo insorgere in qualsiasi luogo e per qualsiasi forma di lavoro: solo così si può parlare di salvaguardia della salute. Ma se l’infortunio si verifica, l’invalidità, come la malattia, non deve essere lasciata a se stessa. La rilevazione statistica in materia di infortuni ci indica che alcuni settori sono esposti al rischio più di altri, ciò chiama in causa il meccanismo dei controlli e le politiche di prevenzione, che devono inseguire senza arresto le più efficaci occasioni di ammodernamento offerte dallo sviluppo tecnologico. Oggi si dispone di tecniche e conoscenze avanzate: non è tollerabile che esse non siano poste al servizio della persona, per prevenire ogni forma di lesione o malattia, nonché riabilitare coloro che degli infortuni sono stati vittime. Troppo numerosi sono i casi di aziende che risultano non in linea con gli standard di sicurezza, ed è inconcepibile che tra le vittime di infortunio sul lavoro vi siano ragazzi giovanissimi. Il lavoro irregolare deve essere contrastato in tutti i modi: la legislazione è puntuale, sta a tutti gli interlocutori attuarla e rispettarla”. Lo sottolinea il Capo dello Stato, Sergio Mattarella, in un messaggio inviato al presidente dell’ANMIL, Franco Bettoni, in occasione della Giornata Nazionale per le Vittime degli Incidenti sul Lavoro. Dall’inizio dell’anno e fino al 31 agosto si sono registrati 421.969 incidenti sul lavoro,5.229 in più rispetto all’anno scorso (+ 1,2%). Gli infortuni mortali, invece, sono stati 682 (+ 4,8%).