Una società ambientata nel 2041 in cui le intelligenze artificiali governeranno il mondo futuro.

Il 2019 è un anno da ricordare per la storia mondiale in quanto abbiamo festeggiato i 50 anni dallo sbarco sulla luna. È da molti anni che l’uomo ha smesso di metter piede sui corpi celesti dell’universo, inviando al suo posto macchine e automi (basti pensare alle spedizioni su Marte negli ultimi 25 anni).
Esiste una folta cinematografia che racconta le impressioni, conscie e inconscie, avvertite durante queste ricerche ed esplorazioni ultra-terrene. Basti pensare a Star Wars o Alien, solo per citarne alcuni esempi, che narrano (seppur in modo fantascientifico) uno spazio freddo, senza ossigeno e poco ospitale per l’essere umano.
Sunfall – esordio narrativo del docente di fisica all’Università del Surrey Jim Al-Khalili – è un ritratto fantascientifico principio di un’imminente sparizione del campo magnetico terreste.
Al-Khalili non è sicuramente un novellino nel mondo della scrittura e della pubblicazione di testi scientifici, ma approccia i suoi primi passi nel romanzo. Dopo aver deliziato i suoi lettori di saggistica approda nell’editoria inglese con una storia fantascientifica. A differenza di ciò che avviene nella ricerca scientifica in cui bisogna continuamente tenere in considerazione le leggi della fisica, Al-Khalili descrive avventure che potrebbero avvenire in un universo plasmato solo dalla sua immaginazione.
Uno dei processi maggiormente apprezzati dal divulgatore è stata la costruzione dei personaggi tridimensionali e delle loro personalità multisfaccettate ben incastonate in un mondo fatto di colori, profumi e forme fantascientifiche.
Molto simile alla trilogia del Passato della Terra di Liu Cixin o alla Trilogia dell’Area X di Jeff VanderMeer, Sunfall ha un sapore thriller ambientato nel 2041. Questo futuro non troppo lontano è caratterizzato da droni usati per sorvegliare continuamente la popolazione, da multinazionali che siedono ai tavoli dell’Onu, dalle intelligenze artificiali e da un grave innalzamento dei mari che ha mutato la geografia territoriale e della politica internazionale.
Uno degli obiettivi di Al-Khalili è stato di utilizzare il romanzo per accendere e smuovere un po’ l’intorpidito dibattito culturale e scientifico contemporaneo. Il fisico è stato influenzato dalle letture giovanili tratte dalle migliori opere di fantascienza firmate da Arthur C.Clarke, Carl Sagan, Larry Niven, Isaac Asimov e dal maestro Stephen King.
Immagine di copertina. A sinistra: Jim Al-Khalili, foto di Vera de KoK. A destra: la copertina del romanzo.