“Un anno di noi”, il romanzo d’esordio di Gabriella Giglio

di Daniela Merola

Laureata in economia e commercio, sposata, con tre figli, Gabriella Giglio dal 1991 è Wealth Family Director . Vive tra Napoli, la Svizzera e gli Stati Uniti. Nel 2016 ha fondato “Enzo e Lia Giglio” fondazione che presiede e che si occupa del benessere dei minori. Cura una rubrica sul galateo su Road Tv Italia e su Agorà Magazine. “Un anno di noi” è il suo romanzo d’esordio per Apeiron edizioni.

– Gabriella, parto dalla fine, emozionata per la prima presentazione del tuo romanzo “Un anno di noi” di sabato 25 novembre alle ore 11:30 nel foyer del Teatro Diana di Napoli?

Molto emozionata anche perché sono a casa di amici. La famiglia Mirra e il Diana sono una Istituzione a Napoli e in Italia e quindi per me doppia emozione. Sono partita dal top. Come diceva Coco Chanel “se una cosa costa poco vale poco.”

– E’ la prima presentazione di una serie del tuo romanzo d’amore “Un anno di noi” edito da Apeiron. Ti chiedo, come è iniziata la tua avventura con la scrittura?

Per me scrivere significa mettersi a nudo, mi sono impegnata tantissimo, ho pianto e ho riso con i personaggi del romanzo, mi sono buttata a capofitto in questa avventura per me sconosciuta prima. E’ iniziato tutto per caso, da quando mi sono sposata un po’ di anni fa mio marito mi ha fatto appassionare alla lettura, sono diventata così una onnivora dei libri. Dalla lettura alla scrittura il passo è quasi breve e casualmente nelle ore di attesa negli aeroporti per raggiungere gli Stati Uniti o la Svizzera ho iniziato a scrivere racconti brevi osservando le persone o prendendo ispirazione dalle mie letture. Ho iniziato a scrivere ascoltando il brano di Mina “Mi sei scoppiato dentro al cuore”. Poi ho fatto leggere alcune cartelle al grande Maurizio de Giovanni che mi ha risposto: “Wow!” E quel “wow!” mi ha incoraggiata a continuare, anche spinta da tanti amici scrittori. A luglio ho conosciuto Gianni Di Costanzo di Apeiron edizioni, persona squisita e grande imprenditore che mi ha chiesto di fargli leggere alcune cartelle. Lui le ha trovate interessanti e mi ha detto “per ottobre il libro deve essere pronto”. Panico! Mi ha aiutata tantissimo la mia editor Anna Copertino che è un uragano di idee e di supporto morale che mi ha spinta a finirlo. Ed eccomi qui.

“Un anno di noi” è una storia d’amore che sorprende i due protagonisti Sofia e Roberto, è una storia di vita che può essere quella di tutti noi.

Assolutamente è una storia dove tutti si possono riconoscere. Sofia e Roberto litigano, si scontrano, si amano come una vera coppia normale. Potrebbe capitare a tutti una storia come la loro se solo lo si vuole. Una storia che li cambierà totalmente.

– Credi quindi nel potere salvifico dell’amore, nel potere dell’imprevisto?

Io ci credo molto, credo nel potere dell’amore che può capitare all’improvviso, sono molto credente e fatalista e se accade una cosa è perché doveva accadere, credo nel potere delle sensazioni e delle emozioni che possono cambiare la vita. “Un anno di noi” è un romanzo d’amore molto “ricco” di queste emozioni, pieno di personaggi che entrano ed escono dalle vite di Sofia e Roberto. Ma tutti i personaggi sono pieni di una irrealizzata fantasia, come mi ha detto la mia editor Anna Copertino, personaggi come Anacleto che credo rendano il romanzo “pieno” di vita e che spero possa colpire il pubblico. Io ci ho messo tanto di me perché ho creduto alla passione che travolge Sofia e Roberto dopo una vita di dolore e sofferenza. Di sicuro io e la mia editor siamo state attente a non far comparire nel romanzo le parole noia e odio.

– La scrittura ha un grande potere, come credi possa essere l’impatto di “Un anno di noi” sul pubblico? Come pensi lo potrà percepire?

Se solo riuscissi, anche ad una sola persona, a trasmettere l’emozione che ho provato io nello scrivere il romanzo per me già sarebbe un successo. Quello che io desidero è trasmettere emozioni e trasmettere le emozioni che Sofia e Roberto provano nel viversi la loro storia. Ho anche trattato l’argomento della famiglia allargata con delicatezza e spero che il pubblico questo lo possa percepire.