Quei momenti di vita in cui siamo costretti ad aspettare che qualcosa succeda o a rimembrare ciò che poteva accadere ma che non è stato. “Coriandoli”, il nuovo singolo del duo Yayanice, è una ballad morbida con uno stile un po’ blues e allo stesso tempo hip hop. Una malinconia tipica del genere indie pop avvolge tutto il brano.

Comunicato – Fuori dal 16 aprile “Coriandoli”, il nuovo singolo del duo Yayanice. Il brano è il quarto estratto dal disco Gu.A.St.O., in arrivo nel 2021, l’unico tra tutti i pezzi ad avvicinarsi di più ad una ballad.
“Coriandoli” è accompagnato da un videoloop basata sulla copertina del singolo. Chiara e Giulia costrette dentro una cella, nella notte, con espressioni incerte e perplesse, mentre su di loro piove una cascata di coriandoli. La domanda che si pongono è questa: cosa ci facciamo qui coperte da stelle filanti, se non abbiamo niente per cui festeggiare?
Un rimando alle sonorità e al testo del brano. Le Yayanice con questo videoloop voglio enfatizzare che la bolla, oltre a straniare, possiede anche la forza della speranza.
“Coriandoli” non è un brano facile. Profondo e particolare sia per il testo che per la melodia. Le ragazze giocano con un cantato a primo impatto semplice, in cui molti concetti si ripetono come il ticchettio di un orologio.
Le sonorità sono molto fluide, liquide e sospese, nell’intenzione di evocare quella bolla dove tutto può succedere, dove il distacco dalla realtà lascia spazio in qualche modo alla speranza che qualcosa di buono si palesi, nonostante lo scorrere inesorabile del tempo.
Il singolo racconta di quei momenti di vita in cui siamo costretti ad aspettare che qualcosa succeda o a rimembrare ciò che poteva accadere ma che purtroppo, non è stato.
“Coriandoli” ci ricorda molto la pièce teatrale “Aspettando Godot”. Nella musica delle Yayanice si mescolano i generi e le arti. Il loro brano, fuori corrente rispetto al mainstream, è pura poesia.
Le Yayanice sono un dinamico duo formato da Chiara Iannice (voce) e Giulia Facco (tastiere). Chiara si avvicina alla musica a 16 anni, quasi per gioco. Insieme alle sue compagne fonda una band tutta al femminile, un’avventura che si concluderà con la maturità. Solo all’età di 32 anni Chiara si riavvicinerà al canto. La vita è imprevedibile, ma una cosa è certa: la musica è salvezza.
Questo forte bisogno di esprimersi attraverso una delle arti più belle, la porterà ad approfondire lo studio del canto. Lezioni mirate all’esplorazione e allo studio della voce.
Giulia, invece, ha una storia diversa. La ragazza ha studiato piano classico fin da bambina, ma in tarda adolescenza scopre il jazz. Nel 2014 si diploma al conservatorio jazz di Rovigo e nello stesso periodo esce anche il suo primo disco, “The Prophecy”.
Il 2017 è l’anno di svolta. Chiara e Giulia si incontrano e incominciano a suonare insieme nella band bolognese Ya-nice, cimentandosi in cover di brani funky, r’n’b, new soul e nell’ultimo periodo anche house.
L’avventura con la band si conclude, ma Giulia e Chiara decidono di continuare insieme e diventano il duo che tutti conosciamo: le Yayanice. Le ragazze iniziano una collaborazione con Nicolò Scalabrin e Riccardo Di Vinci e nasce così il progetto Gu. A. St. O..
Si tratta del loro primo disco che invece di uscire tutto insieme è stato diviso nel tempo. Nel 2020 sono usciti i primi singoli “Coconut” e “Nero di Troia”. Il 2021 si è aperto con un altro singolo “Sciacquone” e il 16 aprile è uscito un nuovo brano “Coriandoli”.